Il Partito socialista esiste ancora. È il Partito socialista Nuova San Marino, unico e vero erede della tradizione socialista sammarinese. Così puntualizzano i vertici di Nuova San Marino, mentre sottolineano le loro perplessità per il processo di unificazione che ha portato alla costituzione del Partito dei Socialisti e dei Democratici. Sotto accusa non l’unificazione delle forze di sinistra, finalità che condividiamo, ha sottolineato il Segretario Orazio Casadei, quello che contestiamo sono i percorsi e i modi che hanno guidato il processo di unificazione. Un’operazione di vertice più attenta alla difesa delle poltrone che ai valori della tradizione socialista sammarinese, ha poi rimarcato Augusto Casali. Operazione non priva di contraddizioni. Non si capisce, continua, perché si debba parlare di svolta riformista dal momento che il Partito socialista, per tradizione, riformista lo era già. E soprattutto, non si capisce, insiste, perché a sancire l’unificazione delle forze che si riconoscono nei valori del socialismo riformista sammarinese debba essere la nascita di un nuovo soggetto politico che ha di fatto decretato la morte dell’unico Partito che, per tradizione storica e politica, doveva esserne il naturale polo aggregante, ovvero il Partito socialista. Oggi il Partito socialista siamo noi, ribadiscono, annunciando iniziative di sensibilizzazione agli elettori e agli iscritti in questo senso. Quanto ai rapporti con il PSD, nessuna posizione preconcetta. Staremo a vedere come si comporteranno nei fatti, insistono, ribadendo la piena disponibilità al dialogo e al confronto.
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