Il Partito Socialista dice “giù le mani dal garofano” e ricorre alle vie legali per diffidare formalmente Augusto Casali dall’utilizzare nome e simbolo del Pss. Una richiesta che arriva direttamente dalla base, con la quale i dirigenti socialisti stanno riprendendo attivamente i contatti. Un primo giro di incontri con le 11 sezioni è stato concluso ed un altro è in programma per marzo. Il Partito Socialista ha diffidato formalmente Augusto Casali dall’utilizzare il nome e il simbolo del Pss ed annuncia il ricorso alle vie legali. Fino a che questa situazione ibrida non sarà chiarita, affermano, non vi sarà alcun rapporto col suo movimento. “Casali cerca di confondere le acque – afferma il segretario socialista Mauro Chiaruzzi – e punta all’ingenuità dell’elettorato, che può anche essere indotto all’errore. Questi mezzucci non ci piacciono, Casali è uscito dal nostro partito ma continua ad usarne il nome, denotando anche scarsa convinzione nei suoi mezzi. Egli siede in parlamento grazie ai voti del Pss, ora deve dimostrare di sapercela fare con le sue forze, come hanno fatto gli altri fuoriusciti, Monica Bollini e Giuseppe Rossi, che hanno adottato denominazione e simbolo assai diversi dai nostri”.
Secondo il presidente Alberto Cecchetti, l’azione di Augusto Casali è inqualificabile e il Pss si è dimostrato fin troppo tollerante nei suoi confronti. Aggiunge Maurizio Rattini “le diversità di pensiero si combattono all’interno del partito. Uscire non è mai una scelta giusta”.
Il Pss si dice soddisfatto del rinnovato rapporto con la base, coi tanti giovani che hanno rinvigorito le file socialiste e giudica positivamente i primi 60 giorni del governo straordinario “Un Esecutivo – ricorda il capogruppo Fiorenzo Stolfi – che verrà giudicato solo per ciò che farà, per le riforme che porterà a termine. Le tre forze politiche stanno lavorando su obiettivi comuni, e spiace la battuta d’arresto sulla Corte dei Conti. Sappiamo che in maggioranza c’è chi vota contro, a questo punto speriamo escano allo scoperto: meglio una corrente interna alla luce del sole che un malessere sotterraneo che genera confusione. Ma questo – conclude – non fa che rafforzare l’idea che sia stata la minoranza a voler mettere in rilievo queste pecche, usando una legge popolare per i propri giochi politici”.
'E’ un argomento che ci appassiona poco - la replica di Augusto Casali - e ci pare di scarso interesse rispetto a tutto quello che sta succedendo nel paese. Il PSS – aggiunge - dovrebbe smettere di fare il gioco delle tre carte e dirci che simbolo usa perchè in questo momento ne sta usando tre. Se qualcuno deve fare chiarezza è proprio il partito socialista. Il simbolo che stanno usando in questo momento sulla carta intestata – aggiunge Casali - è stato depositato dal Partito Socialista Nuova San Marino, credo proprio sia opportuno fare un po’ di chiarezza'.
Secondo il presidente Alberto Cecchetti, l’azione di Augusto Casali è inqualificabile e il Pss si è dimostrato fin troppo tollerante nei suoi confronti. Aggiunge Maurizio Rattini “le diversità di pensiero si combattono all’interno del partito. Uscire non è mai una scelta giusta”.
Il Pss si dice soddisfatto del rinnovato rapporto con la base, coi tanti giovani che hanno rinvigorito le file socialiste e giudica positivamente i primi 60 giorni del governo straordinario “Un Esecutivo – ricorda il capogruppo Fiorenzo Stolfi – che verrà giudicato solo per ciò che farà, per le riforme che porterà a termine. Le tre forze politiche stanno lavorando su obiettivi comuni, e spiace la battuta d’arresto sulla Corte dei Conti. Sappiamo che in maggioranza c’è chi vota contro, a questo punto speriamo escano allo scoperto: meglio una corrente interna alla luce del sole che un malessere sotterraneo che genera confusione. Ma questo – conclude – non fa che rafforzare l’idea che sia stata la minoranza a voler mettere in rilievo queste pecche, usando una legge popolare per i propri giochi politici”.
'E’ un argomento che ci appassiona poco - la replica di Augusto Casali - e ci pare di scarso interesse rispetto a tutto quello che sta succedendo nel paese. Il PSS – aggiunge - dovrebbe smettere di fare il gioco delle tre carte e dirci che simbolo usa perchè in questo momento ne sta usando tre. Se qualcuno deve fare chiarezza è proprio il partito socialista. Il simbolo che stanno usando in questo momento sulla carta intestata – aggiunge Casali - è stato depositato dal Partito Socialista Nuova San Marino, credo proprio sia opportuno fare un po’ di chiarezza'.
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