Alla fine il chiarimento c’è stato. La sintesi è affidata ad un comunicato congiunto dove il Partito Democratico Cristiano, gli Europopolari e Arengo e Libertà, parlano di confronto franco e leale, che è servito a mettere a punto le questioni di metodo e a comprendere le critiche sull’operato del governo. Critiche lanciate a più riprese, soprattutto durante l’esame della finanziaria, ritenuta da Eps e AeL di corto respiro, anche se è stata soprattutto la vicenda Cassa di Risparmio a registrare una totale divergenza di vedute. Europopolari e Arengo e Libertà vogliono contare di più e chiedono alla Dc di non parlare per voce sola. La lista che li ha visti concorrere insieme al Patto per San Marino è composta da tre forze politiche. Di qui la richiesta di un nuovo metodo di confronto, per fare in modo che le proposte presentate siano frutto del lavoro di tutti. “Non si è parlato di Giochi” sottolineano. “I problemi sul tavolo facevano riferimento al fatto che, negli ultimi mesi, il Governo ha preso decisioni importanti, in poco tempo, senza coinvolgere - come avrebbe dovuto - la maggioranza”.
E’ proprio per mettere a punto l’attività politica dei prossimi giorni che il Patto per San Marino ha voluto incontrare il Governo. Si cerca un metodo nuovo e si punta ad una maggiore sinergia. Già in novembre le 4 liste di maggioranza avevano chiesto maggiore collegialità, lamentando su alcune scelte, come quella del tavolo tripartito, l’esclusione della maggioranza. Il Governo, è stata la richiesta, prima concorda le scelte economiche con la maggioranza che lo sostiene e poi le presenta alle organizzazione economiche e sociali. Questo valeva prima, è stato detto, e deve valere ancora di più quando il tavolo tripartito ripartirà.
Sonia Tura
E’ proprio per mettere a punto l’attività politica dei prossimi giorni che il Patto per San Marino ha voluto incontrare il Governo. Si cerca un metodo nuovo e si punta ad una maggiore sinergia. Già in novembre le 4 liste di maggioranza avevano chiesto maggiore collegialità, lamentando su alcune scelte, come quella del tavolo tripartito, l’esclusione della maggioranza. Il Governo, è stata la richiesta, prima concorda le scelte economiche con la maggioranza che lo sostiene e poi le presenta alle organizzazione economiche e sociali. Questo valeva prima, è stato detto, e deve valere ancora di più quando il tavolo tripartito ripartirà.
Sonia Tura
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