La sera prima l'esultanza dei 5 Stelle davanti a Palazzo Chigi, la mattina dopo le turbolenze sui mercati. Le risposte del settore finanziario e dell'Ue non si sono fatte attendere dopo l'intesa nel Governo sul rapporto deficit/pil al 2,4% per tre anni. Borsa di Milano in caduta libera, spread in aumento e moniti da Bruxelles.
Con l'innalzamento al 2,4% si dovrebbero liberare circa 27 miliardi di euro. Soldi importanti per la questione clausole di salvaguardia, quota 100 per le pensioni, lo stanziamento per i risparmiatori colpiti dai crac bancari e, soprattutto, per il reddito di cittadinanza: obiettivo vitale per il Movimento 5 Stelle.
Tra i primi a reagire, il commissario europeo per gli affari economici, Pierre Moscovici, che ha affermato di non avere interesse a una crisi tra Commissione e Italia ma che, allo stesso tempo, ha previsto un deficit strutturale in aumento nella penisola e ha dichiarato: “ogni euro in più per il debito è un euro in meno per autostrade, scuola, giustizia sociale”. Debito francese e italiano non sono paragonabili, ha poi aggiunto. Compatti i vertici dell'esecutivo giallo-verde. "Quando ho assunto la responsabilità di governo – ha risposto il premier Giuseppe Conte - non ho mai pensato di poter fare una manovra sulla base di quanto si potesse aspettare un commissario delle istituzioni Ue".
Il ministro del Lavoro e leader 5 Stelle Luigi di Maio ha parlato di 15 miliardi di investimenti in quel 2,4%. “La nota di aggiornamento è un passo verso la civiltà”, ha dichiarato il ministro dell'Interno e numero uno della Lega Matteo Salvini. Se Bruxelles boccerà la manovra, “noi tiriamo avanti”, ha proseguito Salvini.
A Piazza Affari è stato un venerdì in rosso: l'indice Ftse Mib è arrivato a perdere anche più del 4,5% e ha chiuso a -3,72%. Giornata nera per diverse banche e aziende quotate. Il differenziale Btp-Bund ha sfondato quota 280 per poi scendere a 267. "Non temo" è la risposta di Conte in vista di un'eventuale bocciatura dall'Unione europea.
Mauro Torresi
Con l'innalzamento al 2,4% si dovrebbero liberare circa 27 miliardi di euro. Soldi importanti per la questione clausole di salvaguardia, quota 100 per le pensioni, lo stanziamento per i risparmiatori colpiti dai crac bancari e, soprattutto, per il reddito di cittadinanza: obiettivo vitale per il Movimento 5 Stelle.
Tra i primi a reagire, il commissario europeo per gli affari economici, Pierre Moscovici, che ha affermato di non avere interesse a una crisi tra Commissione e Italia ma che, allo stesso tempo, ha previsto un deficit strutturale in aumento nella penisola e ha dichiarato: “ogni euro in più per il debito è un euro in meno per autostrade, scuola, giustizia sociale”. Debito francese e italiano non sono paragonabili, ha poi aggiunto. Compatti i vertici dell'esecutivo giallo-verde. "Quando ho assunto la responsabilità di governo – ha risposto il premier Giuseppe Conte - non ho mai pensato di poter fare una manovra sulla base di quanto si potesse aspettare un commissario delle istituzioni Ue".
Il ministro del Lavoro e leader 5 Stelle Luigi di Maio ha parlato di 15 miliardi di investimenti in quel 2,4%. “La nota di aggiornamento è un passo verso la civiltà”, ha dichiarato il ministro dell'Interno e numero uno della Lega Matteo Salvini. Se Bruxelles boccerà la manovra, “noi tiriamo avanti”, ha proseguito Salvini.
A Piazza Affari è stato un venerdì in rosso: l'indice Ftse Mib è arrivato a perdere anche più del 4,5% e ha chiuso a -3,72%. Giornata nera per diverse banche e aziende quotate. Il differenziale Btp-Bund ha sfondato quota 280 per poi scendere a 267. "Non temo" è la risposta di Conte in vista di un'eventuale bocciatura dall'Unione europea.
Mauro Torresi
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