Nessuna presa di posizione ufficiale da parte di Alleanza Popolare, che i rumors della politica davano oggi per intenzionata a spingere per un rinnovamento più corposo in Congresso di Stato. Voci non confermate vorrebbero il partito di Nicola Renzi impegnato in una pressione sugli alleati della coalizione per rivedere deleghe e composizione dell'esecutivo, pensando anche ad una riduzione dei Segretari di Stato. Tutto fermo però fino al rientro del coordinatore, Nicola Renzi, all'estero per impegni istituzionali, che in serata sarà sul Titano. E proprio in serata la DC riunirà gruppo consiliare e direzione per fare il punto sulla situazione e ragionare con i partiti di Bene Comune. Noi Sammarinesi rigettano l'idea di elezioni anticipate e spingono per dare un nuovo impulso all'azione di governo. Invocano responsabilità da parte di tutti e sottolineano che il Paese non può permettersi di lasciare a metà i progetti di sviluppo e non può sopportare una crisi di governo alla vigilia della Legge di bilancio. “Non possiamo nemmeno permettere – scrivono in una nota - che non venga istituita la commissione d'inchiesta sul Conto Mazzini, che avrà il compito di analizzare e verificare le responsabilità politiche di un sistema che sta venendo allo scoperto. Le elezioni anticipate in questo momento – aggiungono - farebbero il gioco di coloro che, approfittando della confusione e del clima di sfiducia, sperano di mettere un freno alle inchieste giudiziarie”. Rete, dal canto suo, si dice contraria ad un Governo di unità Nazionale, mentre l'UPR rilancia la disponibilità a valutare i contenuti, in nome dell'interesse nazionale. “Governo e maggioranza – scrive in una nota - non hanno più alibi: devono dire chiaramente al Paese cosa possono e cosa non possono più fare” L'UPR rigetta ipotesi di soluzioni di corto respiro. “Prendere tempo o pensare di scollinare – dichiara - sono opzioni non più accettabili”. Posizione simile a quella del Partito Socialista, che ricorda di aver più volte prospettato soluzioni all'insegna della responsabilità nazionale, ma senza successo. Anche per i socialisti il governo e la maggioranza devono dire con chiarezza quali sono le prospettive di questa legislatura. Per Sinistra Unita le dimissioni del Segretario Felici sono il sintomo di una forte tensione in maggioranza e della perdita di credibilità dell’esecutivo. “Nessuno – afferma - può pensare che la questione morale si esaurisca con l’allontanamento di un membro di Governo”. Sinistra Unita chiede a DC e PSD un'analisi sulle proprie responsabilità politiche nel corso degli anni, sia nei confronti di chi ha compiuto azioni riprovevoli e sia verso chi queste azioni le ha coperte. “Occorre – conclude in una nota - che le forze politiche sane si interroghino su come dare un futuro alla Repubblica, mandando a casa tutti i personaggi coinvolti nella gestione passata, e dando vita ad una alternativa basata su etica, legalità e trasparenza”.
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