Concordi, le forze di opposizione: una relazione molto pesante, comunque puntuale, ben circostanziata e precisa, ha commentato Antonio Putti per i Popolari, che ha messo in luce problemi del paese. La politica deve creare nuove prospettive alle imprese, società civile e più in generale al sistema paese, lo afferma Marco Arzilli, che si chiede: ma la politica è in grado di rispondere? Preoccupazioni legittime per i DdC. “Serve una responsabilità forte della politica verso riforme indispensabili, in un clima di condivisione sociale per uscire dalle secche in cui si trova il paese”. Un compito – per Pier Marino Mularoni - che compete alla politica. Gli industriali ci avevano anticipato i loro timori, nel gruppo di coordinamento e le condividiamo – afferma Ernesto Benedettini - per la DC rappresentano un fatto preoccupante cui il governo dovrebbe mettere mano, un governo forte e serio”. L’Anis ha ribadito quello che da anni denunciamo, commenta Glauco Sansovini: i governi pensano solo alla poltrona. Una cecità nel governare che ha messo in crisi la nostra economia, lasciandola in balia della politica e finanza italiana. Ora è indispensabile salvare le nostre imprese sane”. Un processo nel quale le categorie sono parte attiva, troppo spesso inascoltate” – per Monica Bollini. I problemi evidenziati dalla classe imprenditoriale ci sono da tempo, e fanno capire come la politica su questioni importanti sia stata assente. “Una bella tirata d’orecchie al governo uscente per Nuovo partito socialista, che ne esce con le ossa rotte. È solo l’ulteriore indicatore della necessità di voltare pagina e affrontare i problemi in modo più deciso. C’è una comunanza di analisi per Europopolari. “E' doveroso dare delle risposte a problemi quali il raporto con l’Italia e, all’interno, riforme previdenziale e PA. Concordano sia necessario ripartire dall’Accordo di unione doganale con l’Europa, perchè si è chiamati a una sfida: modernizzare, tutti, il paese. Le bastonate dell’Anis a chi giovano? Si chiede Sinistra Unita, disturbata dalle critiche alla legge sul mercato del lavoro che imbriglia le aziende. "Noi vorremmo limitare precarietà e ulteriori innovazioni in questo senso". Lo sviluppo per Roberto Tamagnini si fa attraverso l’innovazione non colpendo i lavoratori. Una relazione non entusiasmante, per Alleanza Popolare, diretta soprattutto agli imprenditori e alle istituzioni. L’attacco alla classe politica ci sta, per Fernando Bindi, ma non è giusto fare di un erba un fascio. Le situazioni in cui ci troviamo sono effetto degli anni ‘90, nel quale sono caduti quasi tutti i paletti che tenevano in piedi la nostra società. Con l’Italia ci sono stati dei passi avanti, ma è più difficile il dialogo con le amministrazioni periferiche. Passi avanti confermati da Claudio Felici, che ritiene legittime le critiche alla politica. Non a caso ha varato un nuovo modello elettorale per dare stabilità al sistema. In questo senso sono d’accordo con l’Anis sulla richiesta di elezioni, il problema è che la legge elettorale va affrontata con coalizioni pronte, che al momento non ci sono, e ci serve tempo per prepararle.
Riproduzione riservata ©