Puntano a corredare la proposta di legge con un numero considerevole di firme, da parte dei cittadini. Ne basterebbero appena 60, ma quello che vogliono è dimostrare che il tema è particolarmente sentito e che sulla solidarietà c'è una forte sensibilità nell'opinione pubblica. Ieri sera il primo incontro pubblico, per illustrare i dettagli del progetto di legge, rimarcare la filosofia ispiratrice della loro iniziativa politica. “Il reddito di cittadinanza, o reddito minimo di esistenza – hanno spiegato – è da tempo adottato da quasi tutti i Paesi del Mondo; in Europa mancano ancora all'appello Italia, Grecia e Ungheria”. Nel loro progetto deve essere riservato a quei lavoratori che hanno perso il lavoro e sono in cerca di una nuova occupazione. Devono essere disponibili ad attività di formazione e ad accogliere le opportunità che l'ufficio del lavoro gli proporrà. Un solo rifiuto sarà consentito, dopo il quale il reddito si ridurrà del 50%, per essere annullato se il rifiuto dovesse ripetersi. Assegna massimo di 900 euro al mese, risorse da reperire, secondo Civico 10, dagli stipendi dei dipendenti pubblici, con un prelievo mensile proporzionale al reddito, dalle pensioni, dagli emolumenti dei dirigenti di banche ed enti a partecipazione statale. E proprio sul finanziamento di questo intervento di solidarietà, si concentrano le obiezioni. Arrivano dal sindacato, che non accetta siano sempre i lavoratori a far fronte alle emergenze del Paese. Non piace nemmeno agli Industriali che bocciano sonoramente l'iniziativa. Civico 10 ci crede e si batterà per affermare il principio e per dotare il Paese di un provvedimento di solidarietà.
Sergio Barducci
Sergio Barducci
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