Logo San Marino RTV

Referendum su debito pubblico e legge elettorale: li prepara la Dc che lunedì si confronterà sul documento di Lonfernini

11 ott 2017
Sede PdcsReferendum su debito pubblico e legge elettorale: li prepara la Dc
Referendum su debito pubblico e legge elettorale: li prepara la Dc - lunedì i vertici si confronteranno sul documento di Lonfernini
Appaiono lontani, oggi, gli applausi e gli abbracci del Congresso. Sono trascorsi solo sette mesi da quando Teodoro Lonfernini, all'indomani della sconfitta, prometteva di lavorare con il nuovo segretario “in maniera seria, solidale, senza alcuna nostalgia di un passato costruito da persone che sono state il vero dolore del PDCS e di vigilare nel rispetto di chi lo aveva sostenuto". Quelle parole, piene di ottimismo, sono state sostituite da altre, di tenore diverso. La critica al gruppo dirigente, al “lento declino del partito”, all'azione politica debole, fino a quella che definisce “imbarazzante rincorsa alla coalizione Adesso.sm” sarà oggetto di confronto nella direzione di lunedì. Lonfernini, da sempre voce critica in Via delle Scalette, oggi guarda a qualcosa di nuovo. Ed è proprio questa minaccia che non trova la complicità degli alleati di sempre, colti di sorpresa. “Condivido la richiesta di rinnovamento ma non quando si mette in discussione l'unità del partito”, commenta il capogruppo Alessandro Cardelli che, però, proprio sul rinnovamento, spera che i quattro referendum a cui si sta lavorando per il Pdcs possano rappresentare un'opportunità. Il partito aveva infatti annunciato il ricorso alla consultazione popolare su questioni di interesse comune su cui sta dando battaglia. Sta lavorando a quattro quesiti in tema di debito pubblico e legge elettorale. “Il tema del rinnovamento è sempre attuale – commenta il Segretario – così come è ovvio che i partiti debbano interrogarsi su come dare corpo alla voglia di cambiamento di tutto il mondo politico e non di una sola forza”. Il problema reale, per Giancarlo Venturini, è dare concretezza a questo desiderio di cambiamento, affinché non sia solo una farsa. “Non significa semplicemente cambiare qualche faccia – dice - il vero rinnovamento passa dal modo in cui si fa politica”. Insomma, è questione di metodo. “Non è il momento dei personalismi – conclude - ma servono dialogo, confronto e proposte al servizio del paese”. Quindi nessuna volontà di arrivare ad uno scontro, ma ricerca di un chiarimento nell'ambito di una dialettica interna “che - afferma – ha sempre caratterizzato il partito”.

MF

Riproduzione riservata ©