Sei giorni di lavori, tra l'11 e il 18 marzo, con in agenda ben 43 commi, alcuni dei quali di primaria importanza come l'elezione, calendarizzata nel pomeriggio di mercoledì 13, dei Capitani Reggenti per il semestre 1°aprile-1° ottobre. La Democrazia Cristiana ha designato Italo Righi alla Suprema Magistratura mentre manca ancora l'ufficializzazione del candidato che, secondo la prassi, dovrebbe essere indicato in questa tornata da Npr. Il nome circolato nei giorni scorsi è quello di Rossano Fabbri ma ci sarebbero resistenze dal Psd – nel novero delle forze di Governo - e Libera, alla luce dei numeri risicati della maggioranza, punta ad una Reggenza di garanzia, con uno dei due Capi di Stato scelto dall'opposizione.
Altro nodo non semplice da sciogliere, il decreto sulle attività economiche portato in aula dal Segretario di Stato Fabio Righi di Domani Motus Liberi, rimasto in sospeso dalla sessione precedente e su cui Rete, con una nota, ha preannunciato battaglia, ventilando la possibilità di un nuovo stallo.
Occhi puntati anche su interrogazioni e interpellanze, compresa quella di Repubblica Futura per chiarimenti sulla lettera inviata da Alleanza Riformista ai neo cittadini sammarinesi, già al centro di forti polemiche da parte delle opposizioni.
La seduta di venerdì 15 sarà dedicata alla Presentazione del documento programmatico sull’Accordo di Associazione con l’Unione Europea su cui il Segretario di Stato Beccari ha auspicato la massima condivisione. In ratifica inoltre ben 17 decreti, compreso quello sulla mitigazione dei tassi di interesse per i mutui, mentre lunedì 18 è in agenda l'esame delle ultime 9 istanze del semestre in scadenza. All'ordine del giorno anche quattro leggi in seconda lettura, sette prime letture, nomine importanti in aziende di Stato e partecipate e dibattiti su temi di grande rilevanza come le riforme istituzionali e il sistema scolastico sammarinese.
Un “menù” consiliare molto corposo sullo sfondo di una sessione che potrebbe essere l'ultima o una delle ultime prima dell'ordinaria amministrazione, per poter andare ad elezioni anticipate entro la primavera, così come ipotizzato anche da autorevoli esponenti di Governo.