Oggi è la Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Una data, scrive la Reggenza, che vuole richiamare il dovere dell’umanità intera di dare ai bambini il meglio di sé stessa. Un obiettivo di civiltà – questo - che esige l’impegno congiunto della comunità internazionale, dei singoli Stati e della società civile tutta.
Una sfida urgente e impegnativa, prosegue la Reggenza, per la presenza in diverse parti del mondo di condizioni in cui l’infanzia è ancora vittima delle piaghe endemiche della fame e della povertà, dello sfruttamento, del mancato accesso ad un’educazione di base e a servizi sanitari necessari per garantirne la sopravvivenza. E' nostra la responsabilità di tutelare l’infanzia, anche dalla discriminazione e dall’emarginazione, da ogni forma di violenza e di abuso. I Capi di Stato citano l’allora Segretario Generale dell'Onu Kofi Annan: “il mondo di domani sarà influenzato dalla scienza e dalla tecnologia, ma soprattutto sta già prendendo forma nei corpi e nelle menti dei nostri figli”. Questa consapevolezza, soprattutto nell’attuale momento di crisi, quando forte è la tentazione di rinunciare a proiettarsi nel futuro per concentrarsi su iniziative a breve termine – conclude la Reggenza - deve orientare le scelte di ogni Paese che abbia a cuore il destino dei suoi più giovani cittadini.
Una sfida urgente e impegnativa, prosegue la Reggenza, per la presenza in diverse parti del mondo di condizioni in cui l’infanzia è ancora vittima delle piaghe endemiche della fame e della povertà, dello sfruttamento, del mancato accesso ad un’educazione di base e a servizi sanitari necessari per garantirne la sopravvivenza. E' nostra la responsabilità di tutelare l’infanzia, anche dalla discriminazione e dall’emarginazione, da ogni forma di violenza e di abuso. I Capi di Stato citano l’allora Segretario Generale dell'Onu Kofi Annan: “il mondo di domani sarà influenzato dalla scienza e dalla tecnologia, ma soprattutto sta già prendendo forma nei corpi e nelle menti dei nostri figli”. Questa consapevolezza, soprattutto nell’attuale momento di crisi, quando forte è la tentazione di rinunciare a proiettarsi nel futuro per concentrarsi su iniziative a breve termine – conclude la Reggenza - deve orientare le scelte di ogni Paese che abbia a cuore il destino dei suoi più giovani cittadini.
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