L'emergenza profughi, elemento centrale di riflessione a Palazzo Valloni. Senza mezzi termini, il Nunzio Apostolico Mons. Bernardini denuncia, nell'allocuzione, il silenzio e l'immobilità delle organizzazioni internazionali, invitate pertanto a “fare un po' di più”. Esortazione che la Reggenza subito accoglie nel discorso d'ingresso sottolineando come la Repubblica non possa permettersi indugi nella storica capacità di intervento e di soccorso che da sempre caratterizza la sua azione di solidarietà e di accoglienza. Consapevolezza che si traduce in impegno ad adoperarsi affinché realistiche risposte siano indirizzate, in via prioritaria, verso i minori. I Capi di Stato si soffermano anche sulla questione morale: partendo dal pieno sostegno alle direttive impartite dal GRECO in chiave anti-corruzione, esprimono particolare vicinanza alla magistratura, chiamata ad assolvere ora più mai gravosi doveri.
Riflessione che torna poi sul piano internazionale: la Reggenza saluta con favore il percorso di maggiore integrazione con l'Unione europea. Ed è con approccio critico che si accosta al tema del terrorismo stigmatizzando i crimini contro i patrimoni artistico-culturali nell'area mediorientale. Così come è ferma la condanna verso l'ormai quotidiana violazione dei diritti umani perpetrata dal Daesh. Di qui l'auspicio di poter arrivare in questo semestre alla ratifica della Convenzione di Istanbul sulla lotta alla violenza contro le donne. Un accorato pensiero viene poi rivolto ai giovani di cui si vuole proteggere la speranza di prospettive future certe; la stessa vicinanza viene quindi rivolta a quanti in generale vivono nell'incertezza della disoccupazione. Un plauso invece alle tante imprese virtuose che con coraggio hanno resistito e continuano a competere sui mercati internazionali. Infine, l'importanza dell'istruzione per fare delle nuove generazioni una cittadinanza attiva e solidale.
Nel servizio un estratto del discorso d'ingresso dei Capitani Reggenti, Lorella Stefanelli e Nicola Renzi.
Silvia Pelliccioni
Il discorso integrale dei Capitani Reggenti
Riflessione che torna poi sul piano internazionale: la Reggenza saluta con favore il percorso di maggiore integrazione con l'Unione europea. Ed è con approccio critico che si accosta al tema del terrorismo stigmatizzando i crimini contro i patrimoni artistico-culturali nell'area mediorientale. Così come è ferma la condanna verso l'ormai quotidiana violazione dei diritti umani perpetrata dal Daesh. Di qui l'auspicio di poter arrivare in questo semestre alla ratifica della Convenzione di Istanbul sulla lotta alla violenza contro le donne. Un accorato pensiero viene poi rivolto ai giovani di cui si vuole proteggere la speranza di prospettive future certe; la stessa vicinanza viene quindi rivolta a quanti in generale vivono nell'incertezza della disoccupazione. Un plauso invece alle tante imprese virtuose che con coraggio hanno resistito e continuano a competere sui mercati internazionali. Infine, l'importanza dell'istruzione per fare delle nuove generazioni una cittadinanza attiva e solidale.
Nel servizio un estratto del discorso d'ingresso dei Capitani Reggenti, Lorella Stefanelli e Nicola Renzi.
Silvia Pelliccioni
Il discorso integrale dei Capitani Reggenti
Riproduzione riservata ©