In attesa che sul caso venga fatta chiarezza, la Reggenza, la più alta istituzione dello Stato, compare in prima pagina sul giornale L'Informazione, secondo cui Sua Eccellenza Giacomo Simoncini avrebbe molestato una segretaria tra le mura di Palazzo Pubblico. La notizia è rimbalzata sui giornali on line e sulle agenzie di stampa. Secondo quanto riportato dall'Ansa, “Il legale della donna avrebbe informato in via ufficiosa la magistratura", annunciando denuncia al termine del mandato dell'attuale Reggenza. Il caso sarà dunque vagliato dopo il primo aprile.
Intanto, sulle accuse mosse, "dovranno essere svolti tutti gli accertamenti necessari - scrivono dal Congresso di Stato - consentendo al diretto interessato di chiarire ogni cosa nel rispetto delle norme. Se la correttezza di chi esercita il nobile ruolo dell’informazione impone che tutte le parti in causa abbiano voce e sia concessa loro l’opportunità di esprimere la propria versione dei fatti – continua la nota - a maggior ragione questo principio è valido quando il soggetto ricopre la più alta carica dello Stato. La correttezza istituzionale, dal canto suo, impone ai Capitani Reggenti il vincolo del silenzio durante il loro mandato, anche per non incorrere, a loro volta, nel reato di vilipendio, cioè di offesa all’onore e al prestigio della Suprema Magistratura, certi - si legge - che le osservazioni in merito alle contestazioni mosse saranno presentate puntualmente dal diretto interessato non appena concluso il semestre reggenziale, convinti della volontà di fare ampia luce e favorire così l’affermazione della verità. Il Congresso, da parte sua, esprime profondo rammarico per le dimostrazioni di scarso rispetto nei confronti di un’Istituzione di così alto valore, senza per questo – si sottolinea - mettere la sordina a nessuna eventuale responsabilità.