Il primo aprile si avvicina: sono i giorni del toto Reggenza. Giovedì si riunirà l'Ufficio di Presidenza, nel Consiglio di metà marzo è prevista la nomina di chi salirà sullo scranno più alto della Repubblica per il semestre 1° aprile – 1° ottobre 2017. In maggioranza si discute, ancora nulla è certo. Per consuetudine chi vince le elezioni mette subito sul tavolo le spartizioni dei vari ruoli, a partire dal Congresso di Stato. Questa volta, però, la Suprema Magistratura non rientrava nel pacchetto. I rumors su una Reggenza tutta rosa non trovano conferma. La partita è aperta. L'idea però piace, Ssd non lo nasconde, sa già chi proporre. La ritiene un'occasione da non perdere, un importante messaggio dal significato politico profondo, anche alla luce di un Governo tutto maschile. Ne parlerà questa sera, durante la riunione del Gruppo Consiliare.
In Maggioranza emerge però anche l'esigenza di privilegiare figure di esperienza, che conoscano bene le istituzioni. Insomma, la Reggenza rosa piace anche ad altri, c'è chi assicura che nel corso della legislatura si farà, ma ritiene che non sia questo il momento giusto per nominarla. Il confronto, quindi, entra nel vivo. Non si parla invece di Reggenza di garanzia dato che rimarrebbe aperta la questione della sua presenza in Congresso di Stato. Prima, quindi, si dovrà lavorare alla Riforma Istituzionale. Contestualmente alla nomina della sua prima Reggenza, la maggioranza potrebbe proporre all'Aula un calendario con varie tappe da condividere con la politica. Primo step il regolamento consiliare; a seguire lo Statuto delle opposizioni e come ultimo passaggio il confronto allargato sulle Riforme Istituzionali che comprenderebbero non solo la Reggenza di Garanzia ma anche la legge elettorale.
Monica Fabbri
In Maggioranza emerge però anche l'esigenza di privilegiare figure di esperienza, che conoscano bene le istituzioni. Insomma, la Reggenza rosa piace anche ad altri, c'è chi assicura che nel corso della legislatura si farà, ma ritiene che non sia questo il momento giusto per nominarla. Il confronto, quindi, entra nel vivo. Non si parla invece di Reggenza di garanzia dato che rimarrebbe aperta la questione della sua presenza in Congresso di Stato. Prima, quindi, si dovrà lavorare alla Riforma Istituzionale. Contestualmente alla nomina della sua prima Reggenza, la maggioranza potrebbe proporre all'Aula un calendario con varie tappe da condividere con la politica. Primo step il regolamento consiliare; a seguire lo Statuto delle opposizioni e come ultimo passaggio il confronto allargato sulle Riforme Istituzionali che comprenderebbero non solo la Reggenza di Garanzia ma anche la legge elettorale.
Monica Fabbri
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