“Primo obiettivo – dice Pier Marino Mularoni, Democratici di Centro – è liberare risorse per dare risposte concrete alla società civile”. “E qui entra in gioco la riduzione della monofase – ricorda Monica Bollini, Sammarinesi per la Libertà – attraverso strumenti come la San Marino Card che incentivi gli acquisti riducendo i prezzi”.
E ancora riduzione delle tasse, “perché è provato che una minore pressione fiscale porta maggiori entrate alle casse dello Stato”, ricorda.
Claudio Felici, Psd, punta sulla formazione post universitaria dei giovani, “che devono essere mandati nel mondo per acquisire la necessaria professionalità per poi tornare qui e dar vita ad una classe dirigente finalmente sammarinese”.
La coalizione vuole anche avere uno Stato bilingue, con l’inglese conosciuto come l’italiano. Sul turismo, sottolinea ancora Felici, “partiamo dall’inserimento nel patrimonio Unesco e puntiamo alla riqualificazione anche attraverso il restauro degli edifici del centro storico”.
Alessandro Rossi, Sinistra Unita, punta invece al sociale: alla tutela del potere d’acquisto, alla sanità, “oggi tornata in pareggio dopo tanto tempo e con un reparto chirurgico che ha riconquistato la fiducia degli utenti. Pensiamo ad una maggiore assistenza agli anziani e a potenziare gli asili nido.
Ma anche sul territorio dobbiamo dare risposte abitative ben precise”. “E dopo aver controllato le residenze, togliendo tutti gli automatismi di concessione – termina Mularoni – fissiamo un patto di solidarietà sociale: non è un sistema che piacerà a chi è abituato a speculare, ma è la nostra idea di sviluppo”.
E ancora riduzione delle tasse, “perché è provato che una minore pressione fiscale porta maggiori entrate alle casse dello Stato”, ricorda.
Claudio Felici, Psd, punta sulla formazione post universitaria dei giovani, “che devono essere mandati nel mondo per acquisire la necessaria professionalità per poi tornare qui e dar vita ad una classe dirigente finalmente sammarinese”.
La coalizione vuole anche avere uno Stato bilingue, con l’inglese conosciuto come l’italiano. Sul turismo, sottolinea ancora Felici, “partiamo dall’inserimento nel patrimonio Unesco e puntiamo alla riqualificazione anche attraverso il restauro degli edifici del centro storico”.
Alessandro Rossi, Sinistra Unita, punta invece al sociale: alla tutela del potere d’acquisto, alla sanità, “oggi tornata in pareggio dopo tanto tempo e con un reparto chirurgico che ha riconquistato la fiducia degli utenti. Pensiamo ad una maggiore assistenza agli anziani e a potenziare gli asili nido.
Ma anche sul territorio dobbiamo dare risposte abitative ben precise”. “E dopo aver controllato le residenze, togliendo tutti gli automatismi di concessione – termina Mularoni – fissiamo un patto di solidarietà sociale: non è un sistema che piacerà a chi è abituato a speculare, ma è la nostra idea di sviluppo”.
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