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Relazione "Bevere": approvato a sostegno 'odg' della maggioranza

RF e Libera contrarie, parlano di 'fuffa". Presentata anche la relazione annuale dell’attività dell'Agenzia Sammarinese Controllo Cannabis. In stallo rapporti con l'Italia, avviata interlocuzione con INCB, organismo dell'Onu

25 gen 2022

Approvato con 11 voti favorevoli, tre contrari e due astensioni l'ordine del giorno presentato dalla maggioranza sulla relazione firmata dal consulente Francesco Bevere. Il documento prevede una serie di impegni per il Governo, tra cui il supporto al Direttore Generale Iss nell'applicazione del piano sanitario; migliorare la medicina di base ed anche la contabilità analitica con un apposito gruppo epidemiologico-statistico (ma anche avviare la realizzazione di un hospice in collaborazione con le associazioni di volontariato, adottare un piano annuale in linea col piano sanitario; programmare l'acquisizione di nuove tecnologie; favorire la formazione del personale).
Le opposizioni hanno espresso contrarietà e perplessità sul documento di maggioranza: per Vladimiro Selva, di Libera, la relazione non contiene elementi di novità incisivi e l'ordine del giorno non fa menzione del nuovo Ospedale che invece è un aspetto centrale. Simile l'analisi di Andrea Zafferani di Repubblica Futura secondo il quale il documento di maggioranza è controverso ed ha dei contenuti 'fuffosi'. La sua collega di partito Farinelli - che si è astenuta in quanto dipendente Iss, così come ha fatto Zanotti di Libera - ha dichiarato invece di aver molto apprezzato il lavoro di Bevere.
Sullo sfondo la nomina del nuovo direttore generale Iss, in scadenza a fine gennaio. Incarico per il quale potrebbe essere scelto lo stesso consulente, autore della relazione. 



In commissione c'è stato poi il riferimento del Direttore dell’Authority Sanitaria Claudio Muccioli, sulla Relazione Annuale dell’attività dell'Agenzia Sammarinese Controllo Cannabis, istituita con la legge sull'uso terapeutico, approvata lo scorso anno. Muccioli ha spiegato che la norma sammarinese ha portato ad una situazione di stallo con il responsabile italiano dell'Ufficio Centrale degli Stupefacenti, per le notevoli differenze fra le normative dei due Paesi. Di qui l'invito ad interagire direttamente con l'INCB, apposito organismo delle Nazioni Unite che stabilisce le quote di produzione annuali dei singoli Paesi. I contatti sono stati avviati. Muccioli ha anche precisato che la normativa sammarinese dovrà essere completata con un secondo Pdl – attualmente sospeso - e almeno due decreti su autorizzazione alla coltivazione e aspetti fiscali. Nel frattempo sono stati almeno 20 gli operatori del settore che hanno dimostrato interesse ad investire a San Marino. Tre gli scenari delineati da Muccioli: l'avvio di un grande business, autonomo dall'Italia, ma che comporta alti rischi di gestione; un percorso più moderato con la supervisione italiana; l'avvio di un import-export dissociato da coltivazione e produzione interna. Libera è dell'idea che bypassare l'Italia potrebbe essere fonte di problemi. Il Segretario Ciavatta vede invece di buon grado la collaborazione con l'INCB ed in ogni caso si è detto disponibile ad approfondire nuovamente l'intera partita in commissione.




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