Psd e Upr tornano ad attaccare Governo e Banca Centrale dopo la relazione della Direzione nazionale antimafia anticipata da un blog italiano. Mette sotto accusa anche San Marino le differenze legislative sugli illeciti fiscali tra i due stati, il fatto che a sostituire i responsabili della vigilanza siano stati chiamati i vigilati e ancora la mancata collaborazione in tema di scambio di informazioni. Accuse sulle quali il Psd punta il dito sul governo, per errori e ritardi, scelte sconsiderate. Chiedendo un cambio di atteggiamento. L’Unione per la Repubblica punta il dito sui passati rapporti professionali del presidente Clarizia, vicini a Fingestus e Karnak. L’Upr parla di gravissima inopportunità politica nella sua nomina e chiede un dibattito consiliare. Non prendiamo sotto gamba quello messo in luce dalla relazione della Direzione antimafia, la prima replica del segretario Valentini, che attende di leggere con attenzione il documento prima di ogni presa di posizione. E’ chiaro che dobbiamo cercare dei chiarimenti a livello istituzionale perché in questo momento i rapporti con la Direzione nazionale antimafia e tutti gli organismi italiani sono cambiati. "Se hanno osservazioni da fare sull’operatività di san marino siamo pronti a dare ogni spiegazione, non ci si può parlare a distanza. Bisogna incontrarsi", conclude il segretario alle Finanze, che liquida anche l’opposizione: è strumentale tirare di novo in ballo la presidenza di Banca Centrale, che se in passato ha intrattenuto rapporti di lavoro con la Fingestus lo ha sempre ammesso. Rapporti conclusi all’atto di accettare la nomina in Bcsm. Lo stesso Clarizia spiegherà la sua posizione in una audizione in commissione finanze già in agenda per le prossime settimane.
Giovanna Bartolucci
Giovanna Bartolucci
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