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La relazione sulla Polizia Civile all’esame del Congresso di Stato

25 feb 2008
Polizia Civile
Polizia Civile
La Commissione incaricata di compiere una verifica interna alla Polizia Civile ha redatto 15 pagine con due aspetti sostanziali: i problemi strutturali e le dinamiche relazionali. Nel primo caso per la Commissione è necessario integrare la dotazione organica. Con l’inserimento di figure amministrative che svolgano funzioni strettamente contabili. Così come occorre ricoprire posti vacanti, perché l’attuale dotazione non è più adeguata alle necessità. Nella relazione si individua anche il percorso di aggiornamento professionale, e corsi di formazione insieme ad altri corpi. Non si parla di una sezione antincendio perché – dice il Segretario Valeria Ciavatta - in seguito agli accordi con le regioni limitrofe, avrà solo competenze sul quotidiano. Interventi per la messa in sicurezza della struttura. Una apposita delibera riguarda la videosorveglianza. Sul secondo ambito: la relazione cita le difficoltà nei rapporti interpersonali, che hanno indebolito l’ordine gerarchico. Sottolineati anche gli interventi impropri dell’Atl, l’associazione interna, che ha svolto un'attività deleteria e negativa sia dentro la Polizia Civile che nel rapporto con le istituzioni. I problemi interni sono degenerati nel corso degli anni – ha detto il Segretario agli interni. Cita poi il documento che dice come lo stesso comandante non abbia voluto adottare provvedimenti di una certa gravità, di sua esclusiva competenza, per tutelare l’immagine del corpo. Alternando politiche di gestione meno autoritarie ad altre più marcate. La relazione ammette che ci sono stati comportamenti gravi. Su segnalazione del Comandante, per alcuni sono in corso procedimenti penali, altri potrebbero sfociare in sanzioni disciplinari. Non viene nascosta anche negligenza e incuria nell’utilizzo dell’attrezzatura. "Vogliamo mettere ordine – ha ammesso la Ciavatta – e il primo passo del Congresso di Stato sarà redigere nel giro di un mese il regolamento dl corpo, per ripristinare diritti e doveri di ciascun agente; riaffermare l’autorità del comando e recuperare le funzioni collaborative e gli aspetti decisionali nelle figure più alte".

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