Il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Fiorenzo Stolfi, mentre era in viaggio verso la Farnesina per partecipare al Collega italiano Frattini la preoccupazione del Governo sammarinese sugli ultimi avvenimenti che stanno mettendo a rischio il sistema bancario della Repubblica, ha appreso delle dichiarazioni rilasciate dal Segretario di Stato, Tito Masi, al riguardo di una presunta ingerenza dello stesso Segretario agli Esteri sull’operato della Magistratura sammarinese sul caso Asset Banca.
“Stupore ed al contempo profonda indignazione” - ha affermato Stolfi - “sono i sentimenti che provo in questo momento. Masi non si è accontentato di aprire una crisi di Governo in uno dei momenti più delicati della vita istituzionale del nostro Paese, assumendosi una responsabilità gravissima, della quale dovrà rispondere a tutti i cittadini ma, con metodi che sono propri del più bieco personalismo, tenta ora di gettare discredito sul Collega di Governo che, in questo momento, è il più impegnato, per il ruolo che è chiamato a svolgere, nella difesa della sovranità sammarinese.
Sul fatto in se posso solo dire che il colloquio avuto con i Giudici non aveva in alcun modo lo scopo di essere informato ma, al contrario, di informare gli stessi sugli elementi da me acquisiti in relazione ad un imminente attacco al sistema bancario e finanziario sammarinese che si è poi puntualmente verificato. Non entro neppure nel merito dell’annunciata crisi di Governo: Masi ed il suo Partito ne risponderanno, come ho detto, non solo ai loro elettori ma all’intera cittadinanza che, di fronte all’arroganza ed all’irresponsabilità con le quali si tenta ancora una volta di paralizzare per mesi il Paese, sono convinto che esprimeranno un giudizio severo e senza appello”.
“Stupore ed al contempo profonda indignazione” - ha affermato Stolfi - “sono i sentimenti che provo in questo momento. Masi non si è accontentato di aprire una crisi di Governo in uno dei momenti più delicati della vita istituzionale del nostro Paese, assumendosi una responsabilità gravissima, della quale dovrà rispondere a tutti i cittadini ma, con metodi che sono propri del più bieco personalismo, tenta ora di gettare discredito sul Collega di Governo che, in questo momento, è il più impegnato, per il ruolo che è chiamato a svolgere, nella difesa della sovranità sammarinese.
Sul fatto in se posso solo dire che il colloquio avuto con i Giudici non aveva in alcun modo lo scopo di essere informato ma, al contrario, di informare gli stessi sugli elementi da me acquisiti in relazione ad un imminente attacco al sistema bancario e finanziario sammarinese che si è poi puntualmente verificato. Non entro neppure nel merito dell’annunciata crisi di Governo: Masi ed il suo Partito ne risponderanno, come ho detto, non solo ai loro elettori ma all’intera cittadinanza che, di fronte all’arroganza ed all’irresponsabilità con le quali si tenta ancora una volta di paralizzare per mesi il Paese, sono convinto che esprimeranno un giudizio severo e senza appello”.
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