Repubblica Futura – ha esordito Matteo Fiorini - si propone come un'opzione credibile, diversa da tutte le altre, all'insegna della responsabilità, della coesione e della coerenza. Anche con il percorso avviato nel 2016 quando i sammarinesi avevano dato credito ad un progetto di cambiamento che altri hanno interrotto.
Marco Podeschi, respinge l'accusa delle ex opposizioni al Congresso, di non aver rispettato l'ordinaria amministrazione. “E' stata rivolta– ha detto - anche da chi, nel 2016, da Segretario di Stato uscente, in campagna elettorale, ha fatto asfaltare strade per interesse personale”. Per Podeschi “Libera” ha dato le chiavi del Governo all'asse DC-Rete che – ha affermato – “hanno visioni opposte”.
Per Nicola Renzi, in tema di giustizia “la presa d'atto dei due giudici d'appello deve essere fatta perché è un diritto costituzionale mentre il percorso di associazione con l'Unione Europea e l'accordo con l'Italia sono due binari inscindibili, se vogliamo veramente lo sviluppo del nostro paese. Chi dice altro, dice falsità”.
Per Roberto Giorgetti, RF si propone come un'alternativa a “un'insalatona” che farà fatica a trovare la sintesi. “E' un grande inganno – ha detto – illudere i sammarinesi che basta mettere insieme un certo numero di consiglieri per fare una maggioranza che risolva davvero i problemi”.
Per Andrea Zafferani è necessario guardare al futuro con interventi come la digitalizzazione delle procedure, la regolamentazione di nuove forme di lavoro, un regime fiscale semplificato per le piccole e medie imprese.
Sara Conti, ha messo in evidenza le contraddizioni di avversari che pur stando nella stessa lista dicono cose opposte sull'apertura del mercato immobiliare, oppure propongono il forfettario ma non è nel loro programma. Inaccettabile infine – ha detto – l'uso dei social con bassezze come quelle diffuse ai danni di una nostra candidata. Evocato il ruolo di Gabriele Gatti che secondo Rf continua ad influenzare le dinamiche politiche.