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Residenze agli sportivi e concorrenza fiscale, Beccari: "Erano già fuori dall'Italia"

di Monica Fabbri
11 feb 2022

Cinque le richieste di residenze elettive rilasciate dal 1^ febbraio al 20 settembre del 2020. Tipologia che per il Segretario agli Esteri Luca Beccari andrebbe ripensata. Il tema del deposito in denaro o dell’investimento immobiliare non legato alla possibilità di piena circolazione nell’Unione europea – spiega - non la rende appetibile, soprattutto per i cittadini extra Ue, mentre gli altri vanno verso altre forme più snelle. 26, invece, le pratiche soggette a regime fiscale agevolato approdate sul tavolo del Governo da aprile 2021 a gennaio 2022, “approvate nel rispetto di obblighi e tempistiche di legge”.



Repubblica Futura si dice preoccupata dalla concorrenza fiscale con l’Italia. “Si viene qui in Repubblica per pagare meno tasse pur mantenendo una serie di interessi oltre confine”, afferma Andrea Zafferani, che guarda con timore all’aspetto mediatico, considerando che studi e professionisti la promuovono. Chiede quindi un intervento pubblico prima che la situazioni degeneri, evitando politiche predatorie verso il belpaese. La maggior parte delle richieste, fa però notare Manuel Ciavatta del PDCS, arrivano da chi non è residente nello stivale. Beccari conferma: “Molti degli sportivi che hanno preso residenza erano già fuori dall’Italia”. C’è interesse – ammette - ma 26 istanze sono poche, e permettono di monitorare. “E se in passato non esistevano regole, oggi c’è un quadro di trasparenza”. L'attenzione va poi sulla riforma per le nomine diplomatiche e consolari. Si vanno a ridefinire requisiti di accesso, qualifiche e caratteristiche. Non è una rivoluzione – afferma Beccari - ma introduce novità, come la rotazione automatica. Si interverrà, poi, sulle stabilizzazioni. Con questa riforma – assicura – l'aumento dei costi del corpo diplomatico sarà contenuto: rispetto ad un budget di 1 milione e 800.000 euro, la spesa crescerà di 24.000 euro. Assicura massima disponibilità al confronto. Il progetto di legge è caldeggiato dal Presidente della Commissione Esteri Paolo Rondelli, che invita a investire in risorse giovani, con un occhio di riguardo alle donne.






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