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Respinte le 3 istanze in materia religiosa

8 nov 2005
Respinte le 3 istanze in materia religiosa
Il dibattito sulle istanze d’arengo in materia religiosa riapre la seduta consiliare, istanze respinte al termine di 13 interventi: 28 contrari e 17 favorevoli a quella che chiedeva fosse consentita la frequentazione di corsi di storia del pensiero religioso agli studenti esonerati dall’ ora di religione, 34 contrari e 8 favorevoli all’istanza più contestata, per la rimozione del crocifisso dai luoghi pubblici, 33 i contrari e 10 favorevoli al finanziamento pubblico di eventi di matrice religiosa. Istanze da respingere per il Consigliere Gabriele Gatti perché concettualmente sbagliate nella loro stessa formulazione: 'la laicità posta in maniera sbagliata'. Ha poi difeso l’omelia del vescovo in occasione del primo ottobre, una esaltazione della politica pulita con la 'p' maiuscola. E sulla difesa di Mons Luigi Negri si sono schierati anche altri consiglieri del Pdcs, mentre voce discorde quella del consigliere di Nuova San Marino. Augusto Casali, che ha definito preoccupante l’omelia. 'Istanze viste come provocazione alla classe politica' - le ha definite Giovanni Giannoni del Psd. 'La strada maestra – per il consigliere di Ap Fernando Bindi - non puo che essere quella delle libertà; la rimozione della croce rischierebbe di apparire come un gesto di intolleranza'. Cita il cardinale Ratzinger, Sante Canducci, quando dice di condannare quel tipo di laicismo che non crea spazi di libertà ma vuol limitare la libertà di parola ed espressione. Di tutt’ altro tono Francesca Michelotti, che lamenta interventi sopra le righe: “ queste istanze non sono motivate da un sentimento antireligioso. E non sono una provocazione, ma basate sul corretto rapporto tra manifestazioni del pensiero religioso e le funzioni dello stato”. Assegnata alla quarta commissione il progetto di modifica del piano regolatore per interventi alle strutture scolastiche di Domagnano e Serravalle, l’aula ha iniziato il lungo dibattito sulla riforma previdenziale. 29 gli iscritti a parlare. 'Una riforma necessaria – ma dove i connotati dell’ equità e della sostenibilità finanziaria del sistema convergono – ha detto Sante Canducci nella relazione di Maggioranza – nella revisione del metodo di calcolo delle prestazioni del tipo retributivo e nell’ampliamento del periodo di riferimento per la determinazione della base imponibile previdenziale. Ulteriore area di intervento l’innalzamento dell’età pensionabile. 'Un sistema quello allo studio – ha aggiunto Pier Marino Mularoni – che andrà in criticità dal 2019 quando le uscite previdenziali supereranno le entrate'. Cesare Gasperoni ha illustrato la legge quadro per l’introduzione della previdenza complementare obbligatorio su base contrattuale e collettiva, volto ad erogare prestazioni aggiuntive a quelle del sistema pubblico. Per il Consigliere Stefano Macina non far fare i soldi alle compagnie private, ma per ottenere la migliore redditività.

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