Rete contro la convocazione della Commissione Permanente Interni "senza verificare le disponibilità dei Commissari" e, nel caso di quella Interni, "non tenendo conto dell'assenza, annunciata da tempo, del membro del movimento". "Un modo – dice - per privare l’opposizione del proprio ruolo di controllo, metodo che non rispetta la democraticità dei processi decisionali e della rappresentatività e che – accusa - non favorisce la partecipazione istituzionale a chi lavora fuori dalla PA". Nelle due Commissioni si discuterà delle leggi sulla privacy e sui medici. Rete si chiede quindi cosa potrà avvenire con provvedimenti che vedranno la sua posizione opposta a quella della maggioranza, come il progetto di legge sulle unioni civili o quello sulla procreazione cosciente e responsabile. “All'opposizione – conclude - non deve essere sottratta la funzione propositiva e di controllo. Piaccia o non piaccia ai Presidenti”.
MF
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