Concordiamo con il comunicato pubblicato da UNAS in data odierna: inaccettabile che AASLP voglia sospendere il ricorso al registro di Camera del Commercio in caso di appalti pubblici.
Da tempo abbiamo segnalato, evidentemente senza risultato -alcuni usi e costumi sono duri a morire- l'anomalia di una serie di approcci delle aziende in merito a gare d'appalto. Abbiamo segnalato la necessità di mettere mano alla legge sugli appalti per costringere all'obbligatorietà di invito a tutte le attività iscritte presso l'apposito registro della Camera di Commercio.
Di più: non abbiamo mai capito perché l'iscrizione a quel registro debba essere a pagamento!
Invece siamo a conoscenza di numerose occasioni in cui viene bypassato il bando di concorso pubblico, vengono fatte licitazioni private o addirittura richiesti preventivi informali a operatori sammarinesi, e poi le commesse vengono destinate ad imprese italiane anche per differenze di poche decine di euro.
Che senso ha, ci siamo chiesti, in un periodo di grave carenza di lavoro, dare appalti ad imprese italiane se la loro offerta è uguale a quella di un'impresa sammarinese?
A tal proposito, a tutela degli interessi delle imprese sammarinesi, riportiamo in questo comunicato un emendamento che RETE aveva presentato durante l'ultima finanziaria, puntualmente bocciato dal governo che evidentemente preferisce che un'azienda dello Stato vada a cambiare l'olio su un suo mezzo in un'attività di oltre confine piuttosto che reimmettere i soldi dei contribuenti nell'economia nostrana!
Emendamento aggiuntivo dell'articolo 62 quater
1. Con l'obiettivo di tutelare l'economia interna alla Repubblica, gli appalti e le forniture per la Pubblica Amministrazione allargata, compresi gli Enti Autonomi e le Spa a partecipazione statale, che presumibilmente prevedano esborsi per importi inferiori ad €5.000,00, dovranno essere rivolti tramite regolare gara d'appalto alle sole attività sammarinesi iscritte nell'apposito registro unico.
2. L'iscrizione al registro unico delle imprese che intendano partecipare a bandi di gara per assegnazione di forniture di materiali e/o servizi presso la Pubblica Amministrazione, dovrà essere gratuito, diviso per rami di attività, valido per l'intera PA e vincolante. Ogni ente pubblico appaltante, sarà tenuto ad invitare alle gare d'appalto tutte le attività iscritte in tale registro pena la nullità della gara stessa.
3. In caso di urgenza non sarà comunque più ammesso il ricorso alla licitazione privata, ma la gara d'appalto dovrà in ogni caso interpellare ogni attività iscritta nel registro unico indicando una scadenza ravvicinata, anche tramite posta elettronica.
4. Per appalti superiori ad €5.000,00 ai fornitori e alle imprese sammarinesi sarà riconosciuto un margine di favore rispetto ai fornitori e alle imprese non sammarinesi pari al 3% dell'importo dell'appalto.
5. L'impresa o il fornitore sammarinese che si aggiudichi un appalto, beneficerà dell'esenzione dalla monofase sul materiale e/o i servizi oggetto dell'appalto stesso.
Da tempo abbiamo segnalato, evidentemente senza risultato -alcuni usi e costumi sono duri a morire- l'anomalia di una serie di approcci delle aziende in merito a gare d'appalto. Abbiamo segnalato la necessità di mettere mano alla legge sugli appalti per costringere all'obbligatorietà di invito a tutte le attività iscritte presso l'apposito registro della Camera di Commercio.
Di più: non abbiamo mai capito perché l'iscrizione a quel registro debba essere a pagamento!
Invece siamo a conoscenza di numerose occasioni in cui viene bypassato il bando di concorso pubblico, vengono fatte licitazioni private o addirittura richiesti preventivi informali a operatori sammarinesi, e poi le commesse vengono destinate ad imprese italiane anche per differenze di poche decine di euro.
Che senso ha, ci siamo chiesti, in un periodo di grave carenza di lavoro, dare appalti ad imprese italiane se la loro offerta è uguale a quella di un'impresa sammarinese?
A tal proposito, a tutela degli interessi delle imprese sammarinesi, riportiamo in questo comunicato un emendamento che RETE aveva presentato durante l'ultima finanziaria, puntualmente bocciato dal governo che evidentemente preferisce che un'azienda dello Stato vada a cambiare l'olio su un suo mezzo in un'attività di oltre confine piuttosto che reimmettere i soldi dei contribuenti nell'economia nostrana!
Emendamento aggiuntivo dell'articolo 62 quater
1. Con l'obiettivo di tutelare l'economia interna alla Repubblica, gli appalti e le forniture per la Pubblica Amministrazione allargata, compresi gli Enti Autonomi e le Spa a partecipazione statale, che presumibilmente prevedano esborsi per importi inferiori ad €5.000,00, dovranno essere rivolti tramite regolare gara d'appalto alle sole attività sammarinesi iscritte nell'apposito registro unico.
2. L'iscrizione al registro unico delle imprese che intendano partecipare a bandi di gara per assegnazione di forniture di materiali e/o servizi presso la Pubblica Amministrazione, dovrà essere gratuito, diviso per rami di attività, valido per l'intera PA e vincolante. Ogni ente pubblico appaltante, sarà tenuto ad invitare alle gare d'appalto tutte le attività iscritte in tale registro pena la nullità della gara stessa.
3. In caso di urgenza non sarà comunque più ammesso il ricorso alla licitazione privata, ma la gara d'appalto dovrà in ogni caso interpellare ogni attività iscritta nel registro unico indicando una scadenza ravvicinata, anche tramite posta elettronica.
4. Per appalti superiori ad €5.000,00 ai fornitori e alle imprese sammarinesi sarà riconosciuto un margine di favore rispetto ai fornitori e alle imprese non sammarinesi pari al 3% dell'importo dell'appalto.
5. L'impresa o il fornitore sammarinese che si aggiudichi un appalto, beneficerà dell'esenzione dalla monofase sul materiale e/o i servizi oggetto dell'appalto stesso.
Riproduzione riservata ©