Documento di indirizzo programmatico approvato nei giorni scorsi dal Movimento Rete, che dice: “Siamo pronti a governare” e ad aprire il confronto con chiunque voglia mettersi in gioco, nella linea della discontinuità con il passato, sradicando l'illegalità e relegando le vecchie pratiche clientelari alla storia”. Si chiama “Rete 2020” e sancisce “l'avvio di un progetto politico di ampio respiro – scrive il Movimento - per arginare le contingenze del momento e, insieme, rilanciare il paese, ponendo le basi per uno sviluppo sano e duraturo, a tutti i livelli”. Ne specifica i temi - dalla giustizia al sistema finanziario, dalla PA alla politica estera – nonché il metodo, fissando l'obiettivo di “allargare la base elettorale catalizzando chi voglia creare una alternativa all'attuale governo e al fare politica “attraverso la spartizione di potere e di poltrone”. Invoca, infine, cambiamento reale nel “contrasto ai potentati”, nella “denuncia delle commistioni fra politica e lobby economiche”.
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