Al Segretario Ugolini Repubblica Futura attribuisce la responsabilità "di aver avvallato – attraverso atti definiti 'gravissimi' – il piano che la maggioranza ha portato avanti sin dall'inizio: smantellare il Tribunale e in spregio – dice Sara Conti – a quanto raccomandato da vari organismi del Consiglio d'Europa”.
“Stato di diritto a repentaglio; Ugolini inadeguato sotto tutti i punti di vista”. Così Nicola Renzi, che passa in rassegna i fatti che hanno portato alla mozione di sfiducia, partendo proprio dalle indicazioni giunte, prima, dal Segretario Generale del Coe, Buric, poi, dal Commissario Coe per i Diritti Umani, Mijatovic: “per la prima – dice - mistificandone i contenuti nei commenti rilasciati a RTV; per la seconda – prosegue Renzi - omettendo di informare l'Aula, la Commissione di Giustizia, il Consiglio Giudiziario Plenario della richiesta di attendere l'attuazione delle ben 14 raccomandazioni fatte dal Greco, prima di porre in atto qualsiasi deliberazione” in materia di giustizia. Per Rf, Ugolini avrebbe invece convocato, partecipato e votato al Consiglio Giudiziario Plenario che ha assunto “decisioni gravi – osserva Renzi – e che hanno completato un disegno prestabilito, con la rimozione di ben 7 magistrati, o tramite cacciate, assunte a forza di leggi retroattive, o spingendoli ad andarsene”.
“L'opinione politica, di parte, sta diventando legge di Stato – rincara Zafferani – portando alla falcidia di metà del corpo magistrati, ai quali neppure è stato dato diritti di espressione, negando la convocazione del Consiglio Giudiziario Ordinario, e agendo, attraverso leggi retroattive, per creare un Tribunale a proprio uso e consumo; forse per bloccare – si chiede – processi che coinvolgono figure vicine alla maggioranza, attraverso l'intimidazione”. “Nessun vanto per Ugolini – dice poi – per la nomina di una figura di rilievo come Giovanni Canzio a nuovo Dirigente, dal quale sarebbe invece giunta candidatura spontanea”.
Insieme, denunciano “l'arroganza con cui il potere politico si è intromesso nella magistratura, attaccandone l'autonomia – dicono - alimentando un clima di scontro, che ha portato la maggioranza dei giudici a rivolgersi agli organismi internazionali”.
Una mozione presentata insieme a Libera: “lo abbiamo fatto insieme – spiega Sara Conti - su questa tema c'è sempre stata unione, e riteniamo fosse doveroso depositare la mozione insieme, nel nome di ruolo che svolgiamo come opposizione, quali controllori dell'operato del Governo e nel nome del giuramento che abbiamo fatto alla Repubblica di San Marino”.
Non manca la replica al rilievo mosso proprio oggi dal Governo “di muoversi in maniera strumentale, facendo solo il male del Paese” ed è sempre Sara Conti a rilevare: “Credo che quello che faccia più male al Paese – dice ancora Sara Conti – sia l'essere percepiti dall'esterno e dagli organismi internazionali come stato che sta mettendo a repentaglio l'indipendenza della magistratura”.