Riforme strutturali a sostegno di un sistema economico in crescita. Le chiede il Fondo Monetario Internazionale, guardando in particolare alla competitività del settore manifatturiero e per consolidare i recenti risultati ottenuti nel settore del turismo, comparti ritenuti chiave per aumentare il potenziale di sviluppo di San Marino. Il Fondo punta il faro sulla dimensione occupazionale e sulla recente riforma del mercato del lavoro, cui plaude. Ma sollecita altri step per un Paese ormai a 'disoccupazione zero', anche in chiave europea.
“L'Accordo di Associazione – segnala, infatti, nel report - favorirà l'integrazione economica, riducendo i costi di transazione e attirando investimenti esteri. Le recenti riforme del mercato del lavoro hanno aumentato la flessibilità, liberalizzando gli accordi in materia di lavoro transfrontaliero. Tuttavia – incalza l'FMI - è necessaria un'ulteriore liberalizzazione, eliminando i disincentivi sui contratti a tempo determinato e rendendo i contratti interinali in linea con il quadro italiano".
“I dati che abbiamo presentato al Fondo sono estremamente positivi – commenta il Segretario al Lavoro, Teodoro Lonfernini -. Ci devono dare quella condizione mentale di continuare a lavorare proprio nella logica di miglioramento delle buone politiche del mondo del lavoro. È chiaro che non abbiamo terminato il percorso. Abbiamo ancora un grosso lavoro nel far passare sempre di più un concetto di grande flessibilità, nel rispetto delle regole e soprattutto nel rispetto delle tutele dei lavoratori e dei loro diritti”.
Conciliare i diritti dei lavoratori con le nuove opportunità per le imprese, mentre prosegue il confronto con le parti, verso la ratifica, attesa per novembre, del decreto delegato in materia: “Abbiamo in corso una trattativa con le realtà sindacali e di categoria – prosegue Lonfernini - su temi estremamente importanti - come il tempo determinato, l'interinale, i distacchi - che fanno parte di quella flessibilità che il Fondo Monetario Internazionale ci sta richiedendo. Come, d'altronde, ci sta richiedendo, in maniera molto fiscale, anche il nostro rapporto con l'Unione Europea, in ragione della Associazione”.
Nel video, l'intervista al Segretario al Lavoro, Teodoro Lonfernini