Un tavolo tecnico per affrontare ogni singolo aspetto del testo di legge e verificare la possibilità di individuare soluzioni condivisibili. Questo le forze politiche hanno deciso nel nuovo confronto sulla riforma della legge elettorale, favorito dal Partito dei Socialisti e Democratici, che ha già presentato in Consiglio Grande e Generale la propria proposta di intervento legislativo. Un incontro per ricercare le più ampie convergenze ritenute necessarie per arrivare ad un provvedimento condiviso. Nei giorni scorsi le forze politiche avevano già manifestato le loro posizioni in merito, in parte confermate nei nuovi colloqui: accanto a comunanze d’intenti e visioni omogenee su certi punti, dichiarate da alcune forze di opposizione, le perplessità esternate soprattutto dal Partito Democratico Cristiano Sammarinese, che ha ribadito di voler difendere con forza il sistema proporzionale puro, senza aggiustamenti di alcun tipo e di non condividere l’ipotesi del doppio turno, così come la questione legate alle impropriamente dette “quote rosa”, la previsione cioè di un vincolo per le forze politiche di candidare donne in lista, sia per gli elettori di votarle in almeno una delle tre preferenze concesse. Dubbi che attraversano anche Alleanza Nazionale e il consigliere Glauco Sansovini lo ha rimarcato. Ma il tavolo tecnico consentirà di approfondire ogni singolo aspetto sul piano squisitamente tecnico e meno politico. 'Una opportunità, auspica il Segretario del PSD - Mauro Chiaruzzi - che può favorire l’individuazione di soluzioni appropriate e si superare qualche obiezione avanzata affrontandola da un punto di vista tecnico. Contiamo – aggiunge Chiaruzzi – di aumentare la portata delle convergenze e di ridurre invece quella dei distinguo'.
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