La Csu è tornata a manifestare questa mattina sul Pianello, per dire no ad una riforma del lavoro ritenuta inaccettabile. Durante le assemblee coi lavoratori sono state raccolte le firme a sostegno della petizione che sarà presentata oggi ai Capitani Reggenti per richiedere il ritiro formale della legge dall’iter consiliare. Ieri sera un lungo faccia a faccia, alla sala di Borgo, coi Segretari al Lavoro, alle Finanze e all’Industria. Il Governo ha promesso di riproporre in Consiglio il famigerato emendamento, bocciato in Commissione, che garantiva il tempo indeterminato in caso di assunzioni nominative. “E’ stata una scelta di campo – è stata la provocazione di Giovanni Ghiotti, segretario Csdl – quella di rompere col sindacato o davvero questo Governo crede in un mondo del lavoro precario?”. Secondo Andreoli, i tre punti cardine della legge, ossia lavoro interinale, assunzioni nominative e tempo indeterminato, ricalcano quanto sottoscritto nell’ultimo contratto dell’industria “E sfido chiunque a dire il contrario” ha aggiunto. La Csu teme quanto detto dall’Anis in commissione di collocamento, ossia che in caso di contrasto tra il contratto dell’industria e legge sarà quest’ultima a prevalere, ma il Governo ha ricordato che là dove gli aspetti non sono chiari è la legge stessa a rimandare al contratto.
Riproduzione riservata ©