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Riforma pensionistica: ecco cosa prevede

15 set 2011
San Marino - Riforma pensionistica: ecco cosa prevede
San Marino - Riforma pensionistica: ecco cosa prevede
L’allungamento graduale della vita ha spostato più avanti l’orologio biologico dei sammarinesi e modificato il rapporto fra versamenti e riscossioni. I dati statistici rivelano che i pensionati ultraottantenni sono oggi quasi 1.300. Il rapporto fra pensionati e lavoratori attivi è di circa 1 a 3,12 e gli esperti prevedono nel 2060 possa addirittura dimezzarsi. La riforma porterà ad un innalzamento graduale dell’età pensionabile. Dal 2021 tutti in pensione a 66 anni. Lo spostamento in avanti della messa a riposo non basta, si devono trovare risorse per mantenere in equilibrio i conti previdenziali. Per questo si riordinano i fondi pensione, che passeranno da sette a tre: uno per i lavoratori dipendenti, uno per gli agricoltori e uno solo per gli autonomi che ora ne hanno cinque.
Per i commercianti si prevedere di non toccare le aliquote ma di innalzare la base imponibile. Per i lavoratori dipendenti salirà dell’1,50% il contributo previdenziale, in cinque anni e si profila una riduzione delle prestazioni. Il progetto di riforma prevede l’introduzione del secondo pilastro: una contribuzione complementare che consentirà di integrare il vitalizio di ogni lavoratore, e su questo aspetto i sindacati contestano la previsione di un versamento pari al 4%, due dei quali a carico del lavoratori. Infine l’istituzione del contributo di solidarietà per le pensioni che sforano i 1.500 euro mensili. Si va da un prelievo dell’1,5% fino a sfiorare il 9% per quelle più alte.

Sergio Barducci

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