E’ un percorso che procede verso l’adozione di un nuovo testo legislativo, quello della riforma previdenziale. Un intervento richiesto a gran voce dalle opposizioni e sul quale il Segretario alla Sanità, Mauro Chiaruzzi, aveva assicurato in occasione della discussione sulla legge stralcio, adottata dal Consiglio Grande e Generale nel marzo scorso. Urge un testo unico e il confronto è iniziato affrontando il tema del primo pilastro: completate tutte le schede previste, ipotizzata la creazione di un fondo esclusivo per gli amministratori, avviato il ragionamento sui cosiddetti lavori usuranti. Le professioni che più di altre suggeriscono la messa a riposo anticipata. La strada che si intende percorrere è quella di prevedere l’uscita anzitempo dal mondo del lavoro per coloro che hanno alle spalle molti anni di versamento ed appartengono alla categoria delle cosiddette “carriere retributive lunghe”. Un’ipotesi, al momento, sulla quale si stanno concentrando le riflessioni. Presentata poi la struttura della normativa sulla previdenza complementare, ma al momento è un testo solo abbozzato e il confronto è stato posticipato.
L’introduzione del secondo pilastro è stata abrogata, per rispondere al quesito referendario presentato in materia, e le opposizioni hanno sottolineato come siano mancati i passaggi successivi per garantire al sistema previdenziale sammarinese un meccanismo che possa preservare i livelli pensionistici. Il Governo ha indicato questo intervento tra le priorità e si è preso l’impegno di arrivare al più presto ad un provvedimento che possa completare il percorso di riforma avviato.
L’introduzione del secondo pilastro è stata abrogata, per rispondere al quesito referendario presentato in materia, e le opposizioni hanno sottolineato come siano mancati i passaggi successivi per garantire al sistema previdenziale sammarinese un meccanismo che possa preservare i livelli pensionistici. Il Governo ha indicato questo intervento tra le priorità e si è preso l’impegno di arrivare al più presto ad un provvedimento che possa completare il percorso di riforma avviato.
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