Ci sono gli strumenti per calibrare meglio la riforma. Il Segretario di Stato per le finanze torna a sottolineare i “molti elementi positivi contenuti nel provvedimento” e ricorda che la bassa fiscalità è possibile se si allarga la contribuzione. Il cambiamento, ribadisce Valentini, non tocca i dipendenti. Per gli autonomi si è scelto di adottare il metodo progressivo, invece di quello proporzionale, perché sommando al 17% di aliquota il contributo previdenziale del 22% le fasce più basse sarebbero state eccessivamente penalizzate. Ma, anticipa, si possono correggere gli elementi di lieve distorsione. I decreti attuativi devono essere emanati prima dell’entrata in vigore della legge – prevista per gennaio- e in mezzo c’è anche la legge di bilancio. Insomma i correttivi ci stanno anche se, ricorda il Segretario alle finanze, parliamo di una fetta di contribuenti molto piccola: gli autonomi sono 580, contro 4mila imprese e 20mila lavoratori dipendenti. Il Segretario all’industria ricorda l’importanza della riforma fiscale per gli organismi internazionali. Contiene elementi attrattivi per nuovi investitori, sottolinea Marco Arzilli ricordando che questo è un momento di grande responsabilità. La politica, dice, deve prima mettere in sicurezza il Paese e poi fare discorsi di prospettiva. Su Cassa di Risparmio Valentini ribadisce il rammarico per la mancata procedura d’urgenza nonostante l’accordo con i gruppi consiliari ma soprattutto contesta chi parla di situazioni poco chiare. Il governo, i vertici della Fondazione e della Cassa, ricorda, hanno incontrato tutte le forze politiche e fornito ogni elemento: dai bilanci, alla situazione della banca, al piano di sviluppo. Mi chiedo, dice, cosa si vuole ottenere quando si fanno affermazioni che alimentano solo la logica del sospetto. Confermata la disponibilità ad anticipare di qualche giorno la sessione consiliare di luglio per ridurre i tempi della ricapitalizzazione.
Sonia Tura
Sonia Tura
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