Saltata la mediazione tra governo, "ribelli" e opposizioni, il patto sulle riforme siglato tra la maggioranza e Forza Italia regge alla prima prova di votazione a scrutinio segreto su un emendamento di Sel relativo alla tutela delle minoranze linguistiche. Ma in Senato è bagarre da parte di M5S e Sel che ieri hanno attaccato più volte, e duramente, il governo e il presidente dell'Aula Pietro Grasso, accusato di violare il regolamento dopo l'applicazione, per alcuni "eccessiva", del cosiddetto "canguro", che elimina gli emendamenti simili legati a quello "portante" già bocciato dall'Aula. In questo modo, sono oltre mille gli emendamenti delle opposizioni (su oltre ottomila) già fatti cadere da Grasso. Tra questi, quelli relativi al senato elettivo, che, secondo il Pd, a questo punto è un'ipotesi già tramontata. Ma l'ostruzionismo continua: i tempi del contingentamento, infatti, non hanno calcolato gli interventi sul cosiddetto "ordine dei lavori", cui stanno invece ricorrendo i senatori delle opposizioni.
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