'Le riforme istituzionali approvate non servono a riequilibrare i poteri dello Stato'. Lo afferma il consigliere di Alleanza Popolare, Valeria Ciavatta, che rinnova le critiche alle leggi adottate definendole superficiali e maldestre. “Quelle riforme – scrive in una nota – vanno nel senso diametralmente opposto a quello annunciato. La Reggenza – aggiunge – non è affatto fortificata, il Consiglio avrà meno poteri nei confronti del Governo, che avrà il diritto di presidiare a suo piacimento i lavori del Consiglio. La responsabilità politica del Governo – scrive Valeria Ciavatta – sarà più debole, quella contabile non è stata aumentata, mentre quella civile è stata ridotta. La tanto sbandierata separazione delle funzioni tra Governo e Pa -conclude- è solo una dichiarazione d’intenti che necessita di una o più leggi per la realizzazione”.
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