La situazione è drammatica, serve l’apporto di tutti per ricercare le soluzioni più adeguate. La coalizione riforme e libertà dichiara la propria disponibilità a portare un contributo per quel cambio di passo che, a suo giudizio, la politica deve fare per tutelare il sistema sammarinese da quello che definisce un attacco.
Domani, in Consiglio Grande e Generale si discuterà di banche e di rapporti con la Repubblica italiana.
“Abbiamo acconsentito alla discussione a porte chiuse – fa sapere l’opposizione – dal momento che ci hanno assicurato riferimenti dettagliati e novità. Non vorremmo – aggiunge – si proseguisse con il gioco delle responsabilità e si ascoltasse ancora la tiritera dell’eredità pesante ricevuta, perché questo significherebbe che il Governo non ha alcuna intenzione di fare passi avanti in un momento difficile e delicato per tutti”. Per la coalizione riforme e libertà è finita un’era e la maggioranza deve rendersene conto.
Imprenditori, banche, operatori economici chiedono l’adozione di scelte oramai irrimandabili, non si può aspettare marzo, quando Frattini arriverà sul Titano, e tanto meno settembre, quando il Moneyval si pronuncerà sulla procedura rafforzata.
Il Governo – è la convinzione dell’opposizione – deve chiedere subito l’apertura di un tavolo politico ufficiale fra i due paesi, un incontro fra i due governi alla ricerca delle soluzioni adottabili. Così non si può andare avanti. Non si può pensare – afferma – che la politica si possa fare ancora nelle stanze segrete o nei corridoi. Alla maggioranza la critica per quello che ritengono un silenzio assordante a banca centrale quella di incoerenza per le affermazioni che l’operatività non è intaccata nonostante la situazione sia del tutto diversa.
Il Governo – concludono – è in ritardo su alcune scelte, prima fra tutte quella del nuovo vertice di Banca Centrale che sarebbe dovuta arrivare a gennaio.
Domani, in Consiglio Grande e Generale si discuterà di banche e di rapporti con la Repubblica italiana.
“Abbiamo acconsentito alla discussione a porte chiuse – fa sapere l’opposizione – dal momento che ci hanno assicurato riferimenti dettagliati e novità. Non vorremmo – aggiunge – si proseguisse con il gioco delle responsabilità e si ascoltasse ancora la tiritera dell’eredità pesante ricevuta, perché questo significherebbe che il Governo non ha alcuna intenzione di fare passi avanti in un momento difficile e delicato per tutti”. Per la coalizione riforme e libertà è finita un’era e la maggioranza deve rendersene conto.
Imprenditori, banche, operatori economici chiedono l’adozione di scelte oramai irrimandabili, non si può aspettare marzo, quando Frattini arriverà sul Titano, e tanto meno settembre, quando il Moneyval si pronuncerà sulla procedura rafforzata.
Il Governo – è la convinzione dell’opposizione – deve chiedere subito l’apertura di un tavolo politico ufficiale fra i due paesi, un incontro fra i due governi alla ricerca delle soluzioni adottabili. Così non si può andare avanti. Non si può pensare – afferma – che la politica si possa fare ancora nelle stanze segrete o nei corridoi. Alla maggioranza la critica per quello che ritengono un silenzio assordante a banca centrale quella di incoerenza per le affermazioni che l’operatività non è intaccata nonostante la situazione sia del tutto diversa.
Il Governo – concludono – è in ritardo su alcune scelte, prima fra tutte quella del nuovo vertice di Banca Centrale che sarebbe dovuta arrivare a gennaio.
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