Ho letto con attenzione il comunicato di Rete e ci tengo a confermare e che sì, nel marzo del 2014 ho dato indicazione di bocciare gli emendamenti di Rete sul superamento del potere concessorio del congresso di Stato sui settori che non sono stati liberalizzati. Quello che Rete omette però di dire, chissà se volontariamente o per scarsa memoria, è che nel bocciare gli emendamenti ho fornito una chiara e precisa spiegazione del motivo: il pieno e totale superamento del potere concessorio non era praticabile così come proposto da Rete. In quell'occasione ho garantito la mia volontà di lavorarci e ho chiaramente spiegato, colgo l'occasione per ribadirlo, che tale obiettivo è raggiungibile con la Riforma degli uffici di controllo, su cui la mia Segreteria sta lavorando e che è prevista per il 2015. L'elemento di novità delle mie dichiarazioni nel corso dell'assemblea dell'Anis sta nel fatto che ho espresso la volontà di imprimere un'accelerata a questo percorso, per giungere il prima possibile al superamento del potere concessorio del governo.
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