Rimini va al voto il 28 settembre per le elezioni provinciali. Stefano Vitali lascia la guida di un ente che cambia la sua fisonomia e non esclude che a lui possa succedere il sindaco Andrea Gnassi. Le candidature ancora non sono state presentate ma il sindaco "ha le carte in regola" dice Vitali che auspica anche una rinnovata "pace politica".
Voterà un gruppo di 357 amministatori locali. Il criterio non sarà "una testa un voto" ma verrà applicato un indice che tiene conto della fascia demografica e del numero degli aventi diritto al voto.
Saranno scelti il nuovo presidente e 12 consiglieri. Sono tante le questioni ancora aperte, alcune delle quali imbrigliate dal patto di stabilità, dalla sanità ai trasporti pubblici, alla scuola. Ambiti che hanno visto negli anni tagli di risorse sempre più pesanti. Nel video l'intervista a Stefano Vitali
Valentina Antonioli
Voterà un gruppo di 357 amministatori locali. Il criterio non sarà "una testa un voto" ma verrà applicato un indice che tiene conto della fascia demografica e del numero degli aventi diritto al voto.
Saranno scelti il nuovo presidente e 12 consiglieri. Sono tante le questioni ancora aperte, alcune delle quali imbrigliate dal patto di stabilità, dalla sanità ai trasporti pubblici, alla scuola. Ambiti che hanno visto negli anni tagli di risorse sempre più pesanti. Nel video l'intervista a Stefano Vitali
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