Chi ieri sera passeggiava per il centro storico li avrà visti, sentiti, e magari si sarà anche unito al colorato corteo che ha sfilato per le vie di Città e di Borgo Maggiore. Sembrano immagini di una festa, per quanto Cittadinanza Attiva, coalizione che ha organizzato la serata evento, l'abbia sottolineato a più riprese: non c'è nulla da festeggiare. Spazio alla rievocazioni, allora. Si cerca di tornare allo spirito del 1906, quando la Banda di Serravalle portò in Paese i cittadini di quel Castello e si raggiunse il quorum per dichiarare l'arengo valido. Ma poi l'attualità irrompe. Se ne è parlato nel corso del dibattito conclusivo. I pericoli del 2012 sono diversi: la perdita della sovranità, la resa definitiva della comunità al degrado etico e morale, col rischio di fare rivincere partiti che non hanno avuto il coraggio di sospendere dai propri organismi i protagonisti della commissione d'inchiesta. Il motto: riprendiamoci il paese. L'invito: diventare attori per costruire il cambiamento. Poi gli interventi dei candidati, che hanno esposto il programma: lasciando che, per una volta, parlassero anche le emozioni.
Sara Bucci
Sara Bucci
Riproduzione riservata ©