Nel documento del Consiglio Giudiziario si esprime preoccupazione per l’elevato rischio di coinvolgimento della magistratura nello scontro politico in atto e si lamenta come la critica verso taluni atti giudiziari sia stata trasformata, spesso, in vera e propria invettiva a fini denigratori. Nel documento si auspica, inoltre, che la critica delle decisioni giudiziarie non si traduca in denigrazioni a singoli magistrati e alla magistratura nel suo complesso. Viene inoltre ribadito che và rispettata l’autonomia di ciascun magistrato. Si deve evitare – recita il testo – che l’esercizio della funzione del giudice venga interpretata e utilizzata fuori dal proprio contesto per alimentare il sospetto infondato di partecipazione della magistratura alla lotta politica. Recenti vicende relative ad alcuni magistrati – si legge sul documento – sono state strumentalizzate a fini di parte. Nel testo viene espresso riconoscimento ai Reggenti per il ruolo svolto invitando tutti a rispettare i diversi ruoli e l’indipendenza della magistratura. Il documento termina con l’auspicio per il ripristino dei ruoli e delle normali relazioni iteristituzionali e con l’invito al segretario di stato alla giustizia a rappresentare al Consiglio Grande e Generale il grave disagio in cui si trova la magistratura sammarinese.
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