Due Sedi di Confronto riunite in contemporanea, finanza e rilancio economia, per affrontare la relazione del Segretario di Stato per il Lavoro, Paride Andreoli. Un documento che sarà sottoposto all’esame del Consiglio Grande e Generale nella prossima seduta e che si propone di modificare radicalmente il mercato del lavoro. Regolamentato da normative che risalgono al 1961 e al 1989, il sistema denota la necessità di essere ammodernato: una riforma strutturale che ponga la Repubblica di San Marino in linea con gli standard Europei. Interessanti i dati contenuti nella relazione: il paese – si legge – sta vivendo un periodo di ripresa economica, dopo la pesante flessione registrata dal 2001 al 2002, il numero dei nuovi posti di lavoro è salito di 640 unità fino al primo semestre 2004. L’imperativo è quello di far incontrare più efficacemente domanda e offerta di lavoro; per questo occorre agire sul fronte della flessibilità, prevedendo necessarie tutele e ammortizzatori sociali. Un riforma che dovrà interessare anche l’Ufficio di Stato per il Lavoro, che dovrà impostare in maniera più complessa il suo ruolo di collocamento, allargando i suoi servizi anche all’orientamento professionale del lavoratore. Apprezzata da tutte le forze politiche presenti la relazione illustrata. Quella che ne scaturirà, dopo il passaggio parlamentare, sarà una legge quadro nella quale saranno indicati linee e principi ispiratori della riforma.
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