Preso atto delle dimissioni di Lonfernini da segretario politico, la direzione ha definito, almeno parzialmente, l’ufficio di segreteria che dovra’ portare il partito democratico cristiano al congresso generale di aprile. Confermati Cesare Gasperoni; Claudio Podeschi, Pier Marino Mularoni e Sante Canducci. resta ancora da scegliere il quinto membro. Sono infatti necessari nuovi incontri la prossima settimana nei quali ci sarà la possibilità per tutte le sensibilità presenti nel partito di poter aderire all’ufficio politico. Riserve che comunque saranno sciolte in seno al consiglio centrale Dc convocato per il 5 marzo. Affrontate anche le procedure dell’organizzazione del congresso generale: Definito il titolo, una riflessione attorno al ruolo della dc, e il presidente: Pier Marino Menicucci. Altro punto le attività della prossima settimana a iniziare dalla riunione del gruppo consiliare e della direzione giovedì sera. Tra i riferimenti della direzione anche quello sull’attuale situazione politica, alla luce dell’unificazione tra partito socialista e dei democratici. Una prima valutazione positiva sul ruolo dei partiti e sulla riconferma del processo di democrazia in atto, una valutazione piu’ attenta su uno dei temi emersi dall’assise del Psd il processo di integrazione all’ Europa. analisi piu’ approfondite sono rimandate al consiglio centrale con il rilancio del tema delle riforme istituzionali e l’esame dell’azione politica dell’alleato di governo, se cioè agirà sulla linea del riformismo o su una linea piu’ spostata a sinistra. mentre un riferimento ha affrontato la nascita della fondazione internazionale del pensiero democratico cristiano. Sara’ presentata il 4 marzo.
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