“Siamo in una fase del tutto straordinaria che coglie il nostro Paese ancora impreparato in alcuni ambiti, come i settori bancario e finanziario.” Con questa premessa i Segretari di Stato Arzilli, Marcucci e Berardi raccontano i risultati emersi dal confronto avviato dal Governo con tutte le categorie e la scelta di mettere nero su bianco proposte concrete da presentare al prossimo incontro. Vogliamo uscire dalla crisi e tracciare gli indirizzi per lo sviluppo futuro, spiega Fabio Berardi. Per questo il Governo si è fatto carico di temi che non gli competono in maniera diretta, come il contratto del settore privato. Ma servono risposte omogenee perché, più che di aumenti, bisogna ragionare sulla difesa dei posti di lavoro. Oggi le banche non aiutano le imprese, sottolinea Berardi. Quindi interventi a sostegno delle aziende, sempre nell’ottica dello sviluppo, potenziando il credito agevolato. Ma, aggiunge Gian Marco Marcucci, no agli interventi a pioggia, no a resuscitare aziende che ormai sono morte e no a soluzioni assistenziali. Molte imprese, dice, hanno progetti di riconversione che richiedono anche la riqualificazione del personale. Va affinata, aggiunge Marcucci, la rete degli ammortizzatori sociali perché non è possibile pagare, in caso di indennità di disoccupazione, il 62% dello stipendio ai frontalieri (che poi viene rimborsato dall’Italia) e appena 2 euro al giorno ai sammarinesi. Il Comitato per il lavoro, riunito per la prima volta dalla sua istituzione, farà una indagine complessiva. Intanto il Governo punta a creare un organismo tecnico-politico, che valuterà, concretamente, tutte le scelte da fare. In programma, per giovedì, l’incontro con il terzo sindacato. Un confronto a parte, precisa Marcucci, perché l’Usl non ha presentato una piattaforma su cui discutere.
Sonia Tura
Sonia Tura
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