Il Pdcs vuole ragionare sui contenuti. Lo ripete spesso e lo ha ribadito anche ieri sera, durante il Consiglio Centrale. Ha poi analizzato l'esito del referendum e si è fermato a riflettere sulla propria identità, ritenendo necessaria la sua presenza per la promozione della persona umana e della famiglia e la tutela della vita nascente, rimanendo fedele al proprio manifesto fondativo. La Dc non vuole essere partito fine a se stesso ma in funzione del bene del Paese: è la base di partenza per lavorare su prospettive future. Nessuna considerazione invece su alleanze e tavolo riformista. Al partito di Via delle Scalette interessa una coalizione coesa sulle cose da fare, in grado di portare a casa le riforme. Storce invece il naso ad un'intesa di tanti soggetti, forte nei numeri ma divisa da veti incrociati.
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