Prove generali di aggregazione pre elettorale nel direttivo congiunto di Pdcs, Popolari, An ed Ns, che ha visto estendere il metodo di lavoro collegiale e paritario ai rispettivi organismi di partito. Critiche ad una maggioranza che pur di mantenere il suo precario equilibrio, non si fa scrupolo di mettere a rischio il Paese e il suo futuro. Al centro dei 4 direttivi congiunti l’Ordine del Giorno consiliare. Con due temi principali: il primo è la Banca del Titano sulla quale chiedono maggiori informazioni delle dinamiche che ne hanno caratterizzato l’operatività, vedi la concessione dei fondi pensione e sulle ragioni del fallimento, con relativa chiarezza sulla trattativa per la sua cessione. Il coordinamento chiede di non avere fretta nel prendere decisioni molto gravi come quelle annunciate. Anche perché rimane ben saldo il principio per cui lo Stato non può accollarsi il debito di privati; né può impegnare il suo Bilancio, così come non può scaricare sul Parlamento la responsabilità di questo atto con uno strumento, come un Decreto, che ha forza di legge. La questione è politica, non tanto tecnica, e avrebbe dovuto essere condotta come in passato, quando altre vicende simili hanno visto la politica ben decisa a ricercare le responsabilità, e a colpirle. Il Secondo tema riguarda i problemi che hanno investito come un uragano il mondo imprenditoriale ed economico in ordine alla fiscalità. E’ stato deciso di cercare una posizione comune di tutte le forze politiche in Consiglio, partendo dalle richieste evidenziate dagli stessi imprenditori, che non possono essere né sottovalutate, né minimizzate.
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