Il contratto disciplinante la discussa consulenza Rothschild, firmata dal Segretario Valentini, sotto la lente d'ingrandimento di RETE e Unione per la Repubblica. I rappresentanti di entrambe le forze politiche si sono recati a Palazzo Begni proprio per visionare la documentazione. “E dalla lettura – dicono ora - emergono ulteriori elementi che rendono ambigua e discutibile l’intera operazione”. Il contratto secondo Rete e UPR è innanzitutto “manifestamente vessatorio, redatto a favore soltanto della società di consulenza con pochissimi elementi di garanzia per San Marino”; poi i 250mila euro spesi preliminarmente - a loro dire - solo per mettersi attorno ad un tavolo con Rothschild, definendo, questa, la beffa di fondo di tutta la vicenda; salta all'occhio inoltre la totale mancanza di risultati ottenuti in ognuno degli ambiti individuati per l’ingaggio della società, le cosiddette tre macro aree (opportunità strategiche per il sistema finanziario, investitori, partner industriale per CARISP); oltremodo paradossale anche che la consulenza fosse assoggettata alla legge italiana, con il Tribunale di Milano come foro competente. Dunque – concludono - una consulenza che non è servita a nulla, che non ha prodotto nulla e che poi è stata addirittura accantonata nonostante fosse stata ritenuta urgentissima appena cinque mesi prima. Il bello – sottolineano, infine Rete e UPR - è che (forse) non ci si potrà rivalere nemmeno per chiedere i soldi stanziati indietro. Un vero e proprio pugno allo stomaco”.
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