In Russia è la giornata di silenzio elettorale, alla vigilia di un voto legislativo sul quale incombono i timori di brogli, dopo le denunce di numerose violazioni da parte dei partiti di opposizione, dei media, dei blogger. E di ong come Golos, la cui responsabile, Lilia Shibanova, ha denunciato di essere stata fermata per 10 ore nella notte tra venerdì e sabato alla dogana dell’aeroporto di Mosca e di aver subìto il sequestro del suo pc. L’ong era già stata multata per aver diffuso una mappa dettagliata di circa 5.000 frodi elettorali in Russia, quasi tutte attribuite al partito putiniano Russia Unita, dato comunque per favorito.
Riproduzione riservata ©