Una Russia scossa dalle proteste verso la leadership cammina spedita verso le elezioni presidenziali. In piazza a Mosca, San Pietroburgo e in decine di altre città i manifestanti stanno sfidando le temperature polari per manifestare contro Vladimir Putin. Dicono no al terzo mandato del premier e chiedono riforme democratiche, libertà per i prigionieri politici, nuove elezioni e provvedimenti contro i brogli. Promettono di mobilitarsi ancora a ridosso delle presidenziali del 4 marzo. Mentre a Kiev la leader dell'opposizione ucraina, Iulia Timoshenko, si è rifiutata di farsi visitare in carcere da una commissione sanitaria. ''Dozzine'' di suoi sostenitori stanno manifestando davanti al carcere agitando le bandiere del partito 'Patria'. Interviene la figlia: “il regime sta tentando di distruggerla fisicamente e mentalmente” – dice - “ma mia madre continua a lottare e alla fine riuscirà ad uscire dal cercare, partecipare alle elezioni e dare il via ad un nuovo ciclo storico per l'Ucraina".
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