Onorevoli Segretari di Stato,
Onorevoli Consiglieri,
al termine di questa sessione Consiliare, che è l’ultima del nostro mandato, desideriamo rivolgere a Voi tutti il nostro più cordiale saluto ed esprimere la nostra gratitudine per la collaborazione che ci è stata prestata.
Sono stati sei mesi indubbiamente impegnativi e densi di avvenimenti di grande rilevanza per la vita democratica ed istituzionale del nostro Paese. Con la consultazione elettorale dello scorso novembre la nostra popolazione ha avuto l’opportunità di contribuire a determinare l’assetto politico ed istituzionale del nostro Paese e di scegliere altresì i propri rappresentanti nell’ambito di questa Assemblea.
Oggi rinnoviamo i nostri sentimenti di apprezzamento e di soddisfazione per la grande partecipazione e prova di maturità democratica e civile dimostrata dalla nostra cittadinanza, tanto più importante in una fase storica particolarmente delicata e complessa per la perdurante situazione di crisi economica, sociale e morale del nostro Paese.
Sempre ben vivo, nel corso del nostro mandato, è stata in noi la consapevolezza ed il senso di responsabilità per le crescenti difficoltà e il profondo senso di incertezza e di apprensione per il futuro che la nostra popolazione sta vivendo.
Nella delicata fase di transizione con gli Organismi Istituzionali dimissionari e operanti solo per gli atti di ordinaria amministrazione, abbiamo
pertanto ritenuto doveroso incontrare i rappresentanti delle diverse Associazioni economiche, sindacali ed imprenditoriali nonché le Forze dell’Ordine per sottolineare una continuità nella presenza dello Stato ma anche per riaffermare la nostra ferma convinzione che la criticità del momento esiga un impegno serio ed il contributo di idee e di proposte da parte di tutte le componenti della nostra comunità.
Abbiamo cercato di essere vicini e di offrire, nei limiti del possibile il nostro sostegno, a quanti vivono situazioni di maggiore disagio e di bisogno ed abbiamo cercato altresì di renderci interpreti dei cittadini che, singolarmente o organizzati, si sono appellati a noi perché taluni problemi potessero essere affrontati e risolti, nel pieno rispetto delle regole democratiche.
Queste richieste così come le diverse occasioni di incontro con tanti nostri concittadini ci hanno permesso di sperimentare quanto radicato e profondo sia il rispetto e l’attaccamento all’Istituto Reggenziale, a testimonianza del fatto che la Reggenza, con il proprio ruolo di garanzia e al di sopra delle parti, rappresenta per tutti i Sammarinesi un importante punto di riferimento, soprattutto nei momenti di crisi e nelle fasi di transizione.
Terminato l’iter che ha portato all’insediamento di tutti gli Organismi Istituzionali e al perfezionamento di quelle nomine che sono indispensabili al completo funzionamento dei meccanismi istituzionali, Esecutivo e Parlamento devono ora tornare senza timori a confrontarsi su temi di grande rilevanza e delicatezza per il nostro Paese, facendo sì che il percorso di rinnovamento già avviato all’interno dei partiti e dei movimenti cui dovrà seguire quello dell’intera classe dirigente del Paese possa proseguire e svilupparsi in modo concreto.
Ora c’è la necessità di provvedimenti di grande urgenza, che comportano scelte anche difficili e a volte anche impopolari ma che si rendono necessarie e non rinviabili per garantire la stabilità dei conti pubblici, per il mantenimento della coesione sociale e degli attuali standard qualitatitivi del nostro stato sociale e per dare una risposta concreta al problema occupazionale che ha raggiunto dimensioni assolutamente preoccupanti per la nostra realtà e che, in assenza di soluzioni, rischia di aggravarsi ulteriormente.
Pensiamo alla riforma fiscale, troppe volte rinviata, da improntare a principi di equità e di solidarietà, intesa come necessità di prestare un’attenzione particolare alle fasce di popolazione più deboli, agli interventi tesi al controllo ed alla riduzione della spesa pubblica e alla ricerca di nuove entrate finanziarie, alla lotta alle infiltrazioni della criminalità organizzata, al rapporto privilegiato con l’Italia e con l’Europa, attraverso una giusta e reciproca dignità dimostrata.
Per questo, ci auguriamo che la formazione di un nuovo Esecutivo nella vicina ed amica Repubblica Italiana – che auspichiamo possa avvenire quanto prima –porti alla conferma di un confronto proficuo e di un dialogo positivo nel rinnovato clima di collaborazione ed anche ad una ratifica in tempi brevi di quell’Accordo contro le Doppie Imposizioni che se non è condizione sufficiente certo è condizione necessaria per guardare più serenamente al futuro del nostro Paese, così come è stato ribadito recentemente ed in modo autorevole anche dagli Osservatori del Fondo Monetario Internazionale durante la loro visita a San Marino.
Il nostro vuole essere oggi un invito ed un monito rivolto a tutti e alle forze politiche in particolare affinché compiano ogni sforzo in grado di garantire al più presto alla nostra Repubblica un solido percorso di sviluppo che garantisca una seria prospettiva di futuro e quelle risposte che, a buon diritto, i Sammarinesi stanno aspettando.
La politica, in questo contesto, è chiamata ad una grande sfida: porre le condizioni strutturali perché una nuova San Marino possa vedere la luce ed affrontare con fermezza quella questione morale che purtroppo i recenti fatti di cronaca hanno nuovamente riportato alla nostra attenzione, con il rischio di rafforzare ulteriormente atteggiamenti di disaffezione, di sfiducia e di sospetto nei confronti della classe politica.
Una distanza tra cittadini ed Istituzioni che – siamo convinti - potrà essere colmata solamente se la classe politica saprà fare chiarezza e dissipare ogni ombra sul proprio operato recuperando, con comportamenti convincenti e virtuosi, rispetto e credibilità e se saprà, altresì, dimostrare di avere la capacità di offrire prospettive chiare e serie ai nostri cittadini, alle famiglie che oggi affrontano le condizioni di maggior disagio, a quanti hanno perso il proprio posto di lavoro e faticano a trovare una nuova occupazione, ai nostri giovani che hanno la necessità di guardare con fiducia al futuro e di dare solide basi ai loro progetti di studio e di lavoro.
Onorevoli Segretari di Stato, Onorevoli Consiglieri, confidiamo fortemente che questo nostro invito possa essere raccolto anche per recuperare appieno quella credibilità e quell’immagine di autorevolezza morale e civile - che sappiamo comunque non mancare - che la comunità internazionale ha sempre riconosciuto al nostro Paese, in virtù della sua storia, delle sue antiche istituzioni democratiche e del suo più autentico patrimonio di valori.
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki moon – che abbiamo avuto il privilegio di incontrare nella nostra recente visita a New York e che la nostra Repubblica si onora di accogliere nell’alto incarico di Oratore Ufficiale della Cerimonia di Insediamento dei nuovi Capitani Reggenti il prossimo 1° aprile –ha avuto espressioni di grande apprezzamento per il nostro Stato e per il suo significativo contributo nell’ambito delle Nazioni Unite, non ultimo quale membro del Consiglio Economico e Sociale dell’O.N.U.
Dal Segretario Generale delle Nazioni Unite è giunto anche un riconoscimento quanto mai autorevole di quel percorso virtuoso ormai intrapreso con determinazione dal nostro Paese verso la trasparenza e verso l’adeguamento agli standard internazionali che rappresenta la condizione per una più ampia collaborazione e cooperazione a livello internazionale.
Quanti ricoprono prestigiosi incarichi legati allo sviluppo delle relazioni politiche e diplomatiche della nostra Repubblica e che pertanto hanno l’onore e l’onere di rappresentare il nostro Stato al di fuori dei nostri confini svolgono un ruolo di estrema rilevanza e delicatezza e possono offrire un contributo significativo all’affermazione di un’immagine internazionale forte e credibile della nostra Repubblica.
In questa delicata e complessa situazione interna ed internazionale riteniamo sia necessario - dopo un’attenta ricognizione - chiedere ai rappresentanti del Corpo Diplomatico e Consolare della nostra Repubblica un loro forte impegno per una convinta e proficua promozione del nostro “sistema Paese” con forme di collaborazione e cooperazione che possano dare nuovo impulso allo sviluppo del nostro Paese.
Facciano costoro sempre più gli interessi del nostro Paese e non rendano lo Stato ostaggio dei loro interessi, elemento questo che deve contraddistinguere l’azione di tutti i soggetti istituzionali, economici e sociali della nostra Repubblica. Nel corso del nostro mandato abbiamo avuto inoltre l’occasione di confrontarci con realtà associative e con strutture educative e sociosanitarie che testimoniano il ricco patrimonio di potenzialità, di capacità e dello spirito solidale che anima la nostra comunità. Grandi emozioni ha suscitato in noi la tradizionale visita nel periodo natalizio agli istituti scolastici, ove abbiamo potuto constatare con compiacimento la preparazione e l’attenzione dei giovani, anche dei più piccoli, verso le nostre istituzioni, la nostra storia, i nostri valori. Un interesse, questo, che riteniamo vada costantemente coltivato dagli insegnanti ai quali oggi esprimiamo il nostro sostegno e la nostra gratitudine per l’abnegazione e la grande preparazione con cui svolgono un ruolo fondamentale per il futuro dei nostri ragazzi.
Oggi chiediamo a questa Assemblea di riservare una grande attenzione a queste realtà e di impegnarsi affinché sia fatto il possibile per garantire quelle condizioni che, unitamente alla professionalità e alla dedizione delle tante persone che vi sono impegnate, consentono di mantenere prestazioni e servizi di assoluta eccellenza.
Ci sia consentito, infine, sottolineare come sia purtroppo ancora troppo contenuta la partecipazione femminile alla vita politica del nostro Paese, come dimostra anche il numero di donne elette in quest’ultima legislatura.
Auspichiamo pertanto che le donne presenti in Consiglio Grande e Generale sappiano superare le divisioni derivanti dall’appartenenza a diversi e contrapposti schieramenti politici per ritrovarsi unite e solidali nel promuovere e sostenere provvedimenti a favore delle donne che stanno affrontando il costo più alto dell’attuale situazione di crisi.
Questo è il momento in cui a tutti i Sammarinesi è richiesto grande spirito di coesione, una concreta testimonianza di solidarietà e la capacità di guardare avanti con fiducia per contribuire attivamente a costruire un nuovo percorso di sviluppo nel rispetto di quel patrimonio di valori e di principi che ha segnato la storia del nostro Paese.
Chi ricopre ruoli di responsabilità politica ed istituzionale ha ancor più il dovere di impegnarsi con lungimiranza e grande senso di responsabilità, di cercare il concorso ed il contributo delle migliori energie e risorse del nostro Paese, di recuperare il senso più alto dell’attività politica come impegno disinteressato per il bene comune raccogliendo l’invito di Sua Santità Francesco a non dimenticare mai che il potere è soprattutto servizio.
Ed è stato per noi un grande onore e motivo di profonda e sincera commozione porgere, a Papa Benedetto XXVI prima e a Sua Santità Francesco poi, il saluto di tutti i Sammarinesi, avendo l’immenso privilegio di condividere momenti di straordinaria intensità e rilevanza storica non solo per la comunità dei fedeli ma per il mondo intero.
A tutti Voi, Onorevoli Consiglieri e Onorevoli Membri del Congresso di Stato, rinnoviamo la nostra gratitudine per la collaborazione e l’impegno dimostrati nel corso dell’attività istituzionale che abbiamo presieduto.
Prima di congedarci, desideriamo altresì formulare un ringraziamento che sembra il solito ma scontato non è all’Ufficio di Presidenza, all’Ufficio di
Segreteria, a tutto il personale dell’Ufficio Segreteria Istituzionale, all’Ufficio Donzelli, all’Ufficio Cerimoniale Diplomatico, al Dipartimento degli Affari Esteri, alla Guardia del Consiglio Grande e Generale, ai Corpi Militari, alla Polizia Civile ed a tutti coloro che - nei diversi ruoli - ci hanno seguito con grande impegno e professionalità in questo semestre, dimostrando spirito di dedizione, simpatia e profondo attaccamento nei confronti dell’Istituto Reggenziale, delle nostre persone e delle nostre famiglie.
Esprimiamo infine le nostre più vive felicitazioni ai Capitani Reggenti eletti – Antonella Mularoni e Denis Amici formulando altresì loro – con sentita stima e cordialità - i nostri migliori auspici di buon lavoro per il mandato che andranno ad espletare nel semestre 1° aprile – 1° ottobre 2013.
A voi tutti, Onorevoli Consiglieri, porgiamo il nostro più cordiale saluto e gli auguri di un buon lavoro.
Onorevoli Consiglieri,
al termine di questa sessione Consiliare, che è l’ultima del nostro mandato, desideriamo rivolgere a Voi tutti il nostro più cordiale saluto ed esprimere la nostra gratitudine per la collaborazione che ci è stata prestata.
Sono stati sei mesi indubbiamente impegnativi e densi di avvenimenti di grande rilevanza per la vita democratica ed istituzionale del nostro Paese. Con la consultazione elettorale dello scorso novembre la nostra popolazione ha avuto l’opportunità di contribuire a determinare l’assetto politico ed istituzionale del nostro Paese e di scegliere altresì i propri rappresentanti nell’ambito di questa Assemblea.
Oggi rinnoviamo i nostri sentimenti di apprezzamento e di soddisfazione per la grande partecipazione e prova di maturità democratica e civile dimostrata dalla nostra cittadinanza, tanto più importante in una fase storica particolarmente delicata e complessa per la perdurante situazione di crisi economica, sociale e morale del nostro Paese.
Sempre ben vivo, nel corso del nostro mandato, è stata in noi la consapevolezza ed il senso di responsabilità per le crescenti difficoltà e il profondo senso di incertezza e di apprensione per il futuro che la nostra popolazione sta vivendo.
Nella delicata fase di transizione con gli Organismi Istituzionali dimissionari e operanti solo per gli atti di ordinaria amministrazione, abbiamo
pertanto ritenuto doveroso incontrare i rappresentanti delle diverse Associazioni economiche, sindacali ed imprenditoriali nonché le Forze dell’Ordine per sottolineare una continuità nella presenza dello Stato ma anche per riaffermare la nostra ferma convinzione che la criticità del momento esiga un impegno serio ed il contributo di idee e di proposte da parte di tutte le componenti della nostra comunità.
Abbiamo cercato di essere vicini e di offrire, nei limiti del possibile il nostro sostegno, a quanti vivono situazioni di maggiore disagio e di bisogno ed abbiamo cercato altresì di renderci interpreti dei cittadini che, singolarmente o organizzati, si sono appellati a noi perché taluni problemi potessero essere affrontati e risolti, nel pieno rispetto delle regole democratiche.
Queste richieste così come le diverse occasioni di incontro con tanti nostri concittadini ci hanno permesso di sperimentare quanto radicato e profondo sia il rispetto e l’attaccamento all’Istituto Reggenziale, a testimonianza del fatto che la Reggenza, con il proprio ruolo di garanzia e al di sopra delle parti, rappresenta per tutti i Sammarinesi un importante punto di riferimento, soprattutto nei momenti di crisi e nelle fasi di transizione.
Terminato l’iter che ha portato all’insediamento di tutti gli Organismi Istituzionali e al perfezionamento di quelle nomine che sono indispensabili al completo funzionamento dei meccanismi istituzionali, Esecutivo e Parlamento devono ora tornare senza timori a confrontarsi su temi di grande rilevanza e delicatezza per il nostro Paese, facendo sì che il percorso di rinnovamento già avviato all’interno dei partiti e dei movimenti cui dovrà seguire quello dell’intera classe dirigente del Paese possa proseguire e svilupparsi in modo concreto.
Ora c’è la necessità di provvedimenti di grande urgenza, che comportano scelte anche difficili e a volte anche impopolari ma che si rendono necessarie e non rinviabili per garantire la stabilità dei conti pubblici, per il mantenimento della coesione sociale e degli attuali standard qualitatitivi del nostro stato sociale e per dare una risposta concreta al problema occupazionale che ha raggiunto dimensioni assolutamente preoccupanti per la nostra realtà e che, in assenza di soluzioni, rischia di aggravarsi ulteriormente.
Pensiamo alla riforma fiscale, troppe volte rinviata, da improntare a principi di equità e di solidarietà, intesa come necessità di prestare un’attenzione particolare alle fasce di popolazione più deboli, agli interventi tesi al controllo ed alla riduzione della spesa pubblica e alla ricerca di nuove entrate finanziarie, alla lotta alle infiltrazioni della criminalità organizzata, al rapporto privilegiato con l’Italia e con l’Europa, attraverso una giusta e reciproca dignità dimostrata.
Per questo, ci auguriamo che la formazione di un nuovo Esecutivo nella vicina ed amica Repubblica Italiana – che auspichiamo possa avvenire quanto prima –porti alla conferma di un confronto proficuo e di un dialogo positivo nel rinnovato clima di collaborazione ed anche ad una ratifica in tempi brevi di quell’Accordo contro le Doppie Imposizioni che se non è condizione sufficiente certo è condizione necessaria per guardare più serenamente al futuro del nostro Paese, così come è stato ribadito recentemente ed in modo autorevole anche dagli Osservatori del Fondo Monetario Internazionale durante la loro visita a San Marino.
Il nostro vuole essere oggi un invito ed un monito rivolto a tutti e alle forze politiche in particolare affinché compiano ogni sforzo in grado di garantire al più presto alla nostra Repubblica un solido percorso di sviluppo che garantisca una seria prospettiva di futuro e quelle risposte che, a buon diritto, i Sammarinesi stanno aspettando.
La politica, in questo contesto, è chiamata ad una grande sfida: porre le condizioni strutturali perché una nuova San Marino possa vedere la luce ed affrontare con fermezza quella questione morale che purtroppo i recenti fatti di cronaca hanno nuovamente riportato alla nostra attenzione, con il rischio di rafforzare ulteriormente atteggiamenti di disaffezione, di sfiducia e di sospetto nei confronti della classe politica.
Una distanza tra cittadini ed Istituzioni che – siamo convinti - potrà essere colmata solamente se la classe politica saprà fare chiarezza e dissipare ogni ombra sul proprio operato recuperando, con comportamenti convincenti e virtuosi, rispetto e credibilità e se saprà, altresì, dimostrare di avere la capacità di offrire prospettive chiare e serie ai nostri cittadini, alle famiglie che oggi affrontano le condizioni di maggior disagio, a quanti hanno perso il proprio posto di lavoro e faticano a trovare una nuova occupazione, ai nostri giovani che hanno la necessità di guardare con fiducia al futuro e di dare solide basi ai loro progetti di studio e di lavoro.
Onorevoli Segretari di Stato, Onorevoli Consiglieri, confidiamo fortemente che questo nostro invito possa essere raccolto anche per recuperare appieno quella credibilità e quell’immagine di autorevolezza morale e civile - che sappiamo comunque non mancare - che la comunità internazionale ha sempre riconosciuto al nostro Paese, in virtù della sua storia, delle sue antiche istituzioni democratiche e del suo più autentico patrimonio di valori.
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki moon – che abbiamo avuto il privilegio di incontrare nella nostra recente visita a New York e che la nostra Repubblica si onora di accogliere nell’alto incarico di Oratore Ufficiale della Cerimonia di Insediamento dei nuovi Capitani Reggenti il prossimo 1° aprile –ha avuto espressioni di grande apprezzamento per il nostro Stato e per il suo significativo contributo nell’ambito delle Nazioni Unite, non ultimo quale membro del Consiglio Economico e Sociale dell’O.N.U.
Dal Segretario Generale delle Nazioni Unite è giunto anche un riconoscimento quanto mai autorevole di quel percorso virtuoso ormai intrapreso con determinazione dal nostro Paese verso la trasparenza e verso l’adeguamento agli standard internazionali che rappresenta la condizione per una più ampia collaborazione e cooperazione a livello internazionale.
Quanti ricoprono prestigiosi incarichi legati allo sviluppo delle relazioni politiche e diplomatiche della nostra Repubblica e che pertanto hanno l’onore e l’onere di rappresentare il nostro Stato al di fuori dei nostri confini svolgono un ruolo di estrema rilevanza e delicatezza e possono offrire un contributo significativo all’affermazione di un’immagine internazionale forte e credibile della nostra Repubblica.
In questa delicata e complessa situazione interna ed internazionale riteniamo sia necessario - dopo un’attenta ricognizione - chiedere ai rappresentanti del Corpo Diplomatico e Consolare della nostra Repubblica un loro forte impegno per una convinta e proficua promozione del nostro “sistema Paese” con forme di collaborazione e cooperazione che possano dare nuovo impulso allo sviluppo del nostro Paese.
Facciano costoro sempre più gli interessi del nostro Paese e non rendano lo Stato ostaggio dei loro interessi, elemento questo che deve contraddistinguere l’azione di tutti i soggetti istituzionali, economici e sociali della nostra Repubblica. Nel corso del nostro mandato abbiamo avuto inoltre l’occasione di confrontarci con realtà associative e con strutture educative e sociosanitarie che testimoniano il ricco patrimonio di potenzialità, di capacità e dello spirito solidale che anima la nostra comunità. Grandi emozioni ha suscitato in noi la tradizionale visita nel periodo natalizio agli istituti scolastici, ove abbiamo potuto constatare con compiacimento la preparazione e l’attenzione dei giovani, anche dei più piccoli, verso le nostre istituzioni, la nostra storia, i nostri valori. Un interesse, questo, che riteniamo vada costantemente coltivato dagli insegnanti ai quali oggi esprimiamo il nostro sostegno e la nostra gratitudine per l’abnegazione e la grande preparazione con cui svolgono un ruolo fondamentale per il futuro dei nostri ragazzi.
Oggi chiediamo a questa Assemblea di riservare una grande attenzione a queste realtà e di impegnarsi affinché sia fatto il possibile per garantire quelle condizioni che, unitamente alla professionalità e alla dedizione delle tante persone che vi sono impegnate, consentono di mantenere prestazioni e servizi di assoluta eccellenza.
Ci sia consentito, infine, sottolineare come sia purtroppo ancora troppo contenuta la partecipazione femminile alla vita politica del nostro Paese, come dimostra anche il numero di donne elette in quest’ultima legislatura.
Auspichiamo pertanto che le donne presenti in Consiglio Grande e Generale sappiano superare le divisioni derivanti dall’appartenenza a diversi e contrapposti schieramenti politici per ritrovarsi unite e solidali nel promuovere e sostenere provvedimenti a favore delle donne che stanno affrontando il costo più alto dell’attuale situazione di crisi.
Questo è il momento in cui a tutti i Sammarinesi è richiesto grande spirito di coesione, una concreta testimonianza di solidarietà e la capacità di guardare avanti con fiducia per contribuire attivamente a costruire un nuovo percorso di sviluppo nel rispetto di quel patrimonio di valori e di principi che ha segnato la storia del nostro Paese.
Chi ricopre ruoli di responsabilità politica ed istituzionale ha ancor più il dovere di impegnarsi con lungimiranza e grande senso di responsabilità, di cercare il concorso ed il contributo delle migliori energie e risorse del nostro Paese, di recuperare il senso più alto dell’attività politica come impegno disinteressato per il bene comune raccogliendo l’invito di Sua Santità Francesco a non dimenticare mai che il potere è soprattutto servizio.
Ed è stato per noi un grande onore e motivo di profonda e sincera commozione porgere, a Papa Benedetto XXVI prima e a Sua Santità Francesco poi, il saluto di tutti i Sammarinesi, avendo l’immenso privilegio di condividere momenti di straordinaria intensità e rilevanza storica non solo per la comunità dei fedeli ma per il mondo intero.
A tutti Voi, Onorevoli Consiglieri e Onorevoli Membri del Congresso di Stato, rinnoviamo la nostra gratitudine per la collaborazione e l’impegno dimostrati nel corso dell’attività istituzionale che abbiamo presieduto.
Prima di congedarci, desideriamo altresì formulare un ringraziamento che sembra il solito ma scontato non è all’Ufficio di Presidenza, all’Ufficio di
Segreteria, a tutto il personale dell’Ufficio Segreteria Istituzionale, all’Ufficio Donzelli, all’Ufficio Cerimoniale Diplomatico, al Dipartimento degli Affari Esteri, alla Guardia del Consiglio Grande e Generale, ai Corpi Militari, alla Polizia Civile ed a tutti coloro che - nei diversi ruoli - ci hanno seguito con grande impegno e professionalità in questo semestre, dimostrando spirito di dedizione, simpatia e profondo attaccamento nei confronti dell’Istituto Reggenziale, delle nostre persone e delle nostre famiglie.
Esprimiamo infine le nostre più vive felicitazioni ai Capitani Reggenti eletti – Antonella Mularoni e Denis Amici formulando altresì loro – con sentita stima e cordialità - i nostri migliori auspici di buon lavoro per il mandato che andranno ad espletare nel semestre 1° aprile – 1° ottobre 2013.
A voi tutti, Onorevoli Consiglieri, porgiamo il nostro più cordiale saluto e gli auguri di un buon lavoro.
Riproduzione riservata ©