“Nessun tentativo di “un piano di smantellamento delle Comunità all’estero”, ma solamente tempi tecnici imposti dal diritto internazionale”. Il Segretario di stato per gli affari esteri Antonella Mularoni spiega così ritardi e disguidi che hanno interessato il Consolato di Genova. Che i rapporti non siano idilliaci non è un segreto, ma preferisce non entrare nel merito delle ragioni che hanno portato alla cessazione dell’incarico del precedente Console a fine 2010 e non replicare nemmeno a chi vede nel mancato rinnovo del mandato consolare a Giancarlo Valli precisi motivi politici. Si limita invece a precisare che il posto non è vacante da nove mesi. Ma che il Congresso di Stato, già il 9 dicembre 2010 aveva provveduto alla nomina di un nuovo Console, cioè Valentina Maiani. Successivamente, gli Esteri hanno richiesto il necessario assenso italiano, giunto però solo il 3 giugno di quest’anno. Dopodiché il nuovo Console – sottolinea Antonella Mularoni - ha prestato giuramento, rendendo possibile l’invio delle Lettere Patenti, e la parte italiana ha concesso, proprio in questi giorni, il suo benestare al nuovo Console per iniziare la propria attività”. Tenta poi di smorzare le polemiche anche sui disagi provocati dalla mancata continuità degli orari di apertura della sede consolare, retta nel frattempo dal Cancelliere Maria Pia Tura. Disagi che sarebbero dovuti – sottolinea la Mularoni - al volontario dimissionamento dell’addetto di segreteria, avvenuto nei mesi scorsi. Essendo quello di Genova un Consolato Onorario - conclude - solo il nuovo Console potrà accedere all’assunzione di nuovo personale di segreteria. Insomma, da Palazzo Begni l’assicurazione che nessun tentativo di boicottare le comunità sia in atto. Non resta che attendere gli sviluppi della vicenda.
Silvia Pelliccioni
Silvia Pelliccioni
Riproduzione riservata ©