Sul tavolo del governo la richiesta delle opposizioni di un dibattito straordinario. La Reggenza ha valutato con il governo i passi da intraprendere alla luce delle reazioni all'incontro del segretario Valentini con la Bonino prima e Barroso poi. Per l'esecutivo non c'è ragione di convocare un Consiglio straordinario, non solo perchè la seduta di febbraio dovrà contenere un comma dedicato proprio alla politica estera e al rapporto bilaterale, anche per la la contestuale convocazione della commissione esteri, il 12, con il riferimento dell' inquilino di Palazzo Begni in comma comunicazioni. E l'eco delle polemiche sull'azione degli Esteri fa si che anche il problema comunicazione finisca in Congresso, non solo all'interno del paese, con un'enfasi nei toni che ha dato fastidio, ma anche verso l'esterno. Il governo è il primo a comprendere come tutta una serie di percorsi di avvicinamento all'Europa debbano vedere a monte la normalizzazione dei rapporti con l'Italia, ma rappresentano comunque il riconoscimento che la strada intrapresa è quella giusta. le deboli reazioni del governo allo stallo sulla black list ancora al centro delle critiche dell'opposizione, che vede nelle posizioni di Valentini una risibile difesa d'ufficio, tanto da mantenere aperto un tavolo di confronto per intraprendere ogni iniziativa utile al chiarimento consigliare.
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