I paesi o territori che hanno deciso di abolirla per legge o in pratica sono oggi 146. Di questi, i paesi totalmente abolizionisti sono 93; 1 paese, la Russia, in quanto membro del Consiglio d’Europa è impegnato ad abolirla e, nel frattempo, attua una moratoria delle esecuzioni; i paesi abolizionisti di fatto, che non eseguono cioè sentenze capitali da oltre dieci anni, sono 39. I paesi mantenitori della pena di morte sono 51, a fronte dei 54 del 2005.
Ma nel 2006, è aumentato il numero delle esecuzioni nel mondo. Ve ne sono state almeno 5.628, a fronte delle almeno 5.494 del 2005 e delle 5.530 del 2004. La Cina il paese in testa a questo triste primato. L’Europa è un continente totalmente libero dalla pena di morte, con l’eccezione della Bielorussia che nel 2006 ha effettuato 3 esecuzioni.
Il primato contrario, secondo Amnesty International, in Europa tocca a San Marino, primo paese ad abolirla nel 1865. ma già da quasi 200 anni non venivano praticate esecuzioni capitali in territorio. L’ultima di cui si conosce traccia – stando all’archivio governativo del Malagola, è del 1677, per omicidio. I Capitani Reggenti, fin dai tempi antichi, avevano diritto di vita e di morte. La pena di morte per decapitazione risale infatti agli statuti del trecento. Da allora venne eseguita fino alla sua abolizione nel 1848. Una pausa di soli 5 anni, infatti venne ripristinata nel 1853 in seguito all’omicidio del Segretario di Stato Bonelli, fino ad essere abolita definitivamente nel 1865.
Ma nel 2006, è aumentato il numero delle esecuzioni nel mondo. Ve ne sono state almeno 5.628, a fronte delle almeno 5.494 del 2005 e delle 5.530 del 2004. La Cina il paese in testa a questo triste primato. L’Europa è un continente totalmente libero dalla pena di morte, con l’eccezione della Bielorussia che nel 2006 ha effettuato 3 esecuzioni.
Il primato contrario, secondo Amnesty International, in Europa tocca a San Marino, primo paese ad abolirla nel 1865. ma già da quasi 200 anni non venivano praticate esecuzioni capitali in territorio. L’ultima di cui si conosce traccia – stando all’archivio governativo del Malagola, è del 1677, per omicidio. I Capitani Reggenti, fin dai tempi antichi, avevano diritto di vita e di morte. La pena di morte per decapitazione risale infatti agli statuti del trecento. Da allora venne eseguita fino alla sua abolizione nel 1848. Una pausa di soli 5 anni, infatti venne ripristinata nel 1853 in seguito all’omicidio del Segretario di Stato Bonelli, fino ad essere abolita definitivamente nel 1865.
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